TORINO - Nel quarto anno del Dragone, Max Verstappen conquista la sua prima vittoria in Cina con l'ennesima cavalcata di forza con la Red Bull. L'olandese mette il suo carramato blu anche su un territorio che gli mancava (il 26° personale), complici soprattutto i cinque anni di chiusura del circuito di Shanghai per il Covid, e allunga ancora nel Mondiale col 58° successo, il quarto successo stagionale su cinque gare nelle quali ha ottenuto tutte le pole e un ritiro (Australia) per un guaio ai freni. Aggiungendoci pure il trionfo nella Sprint di sabato, la prima delle sei in programma quest'anno. Una stagione che senza imprevedibii stravolgimenti coronerà con il quarti titolo mondiale consecutivo. Come Sebastian Vettel sulla prima Red Bull d'oro, quella che nel 2009 collezionava il primo successo della sua storia. E che ora è arrivat a quota 117.
Gp Cina, la Ferrari e le conferme
Pazzesco, ma anche il GP della Cina ha confermato che la differenza la fa Verstappen, che non solo rifila un secondo di passo agli avversari, soprattutto alla Ferrari. Lo stesso gap sul giro veloce in gara lo patisce il compagno di squadra Sergio Perez, l'anello debole della corazzata di Milton Keynes. Il messicano manca la doppietta anche perché dietro a Verstappen c'è un mega Lando Norris, pilota del giorno con una McLaren di nuovo veloce anche in assetto gara. Il talento britannico è costantemente più veloce delle Ferrari, cosa che sottolinea con un misto di sorpresa e felocità nel team radio appena passato il traguardo.
Ferrari che è la sorpresa negativa del weekend. Due brutte qualifiche, l'harakiri della Sprint con il contatto tra Charles Leclerc e Carlos Sainz, una gara senza mai spunti, anche se alla fine il monegasco chiude il cerchio di un gran premio che in pratica l'ha visto riprendersi la leadership interna. Il problema è che, nonostante l'aiuto di due safety car (specie la prima), l'obiettivo podio sfuma. È la prima volta della stagione. Leclerc 4° a 33 secondi da Verstappen e 10 (il dato più preoccupante) da Norris, Sainz 5° a 10 secondi dal compagno ma pagando gomme più vecchie per non essere entrato nella prima safety car e soprattutto una difesa piuttosto hard proprio di Leclerc al via.