Totti e il Mondiale 2006
"La sera stessa il prof. Mariani mi operò al perone: fu un intervento molto duro, in quel momento mi passò in testa qualsiasi cosa, ero sicuro di non partecipare ai Mondiali. Invece la sera stessa Mariani mi ha detto: 'Adesso sta a te. Con la tua forza riuscirai a ridurre i tempi della riabilitazione e far parte della rosa dell'Italia'. Mi venne a trovare Lippi nella clinica che mi diede la forza di uscire da quel tunnel lungo e buio. Io sapevo che per me sarebbe stato l'ultimo Mondiale, grazie a Lippi e ai compagni sono riuscito a vincere il trofeo più importante per un professionista. Avevo pensato di lasciare la Nazionale nel 2006 già prima dell'infortunio. Ogni anno giocavo cinquanta partite, visto che avevo un problema alla schiena dovevo mettere qualcosa da parte. Se non avessi giocato con la Roma non sarei andato in Nazionale, quindi ho deciso di lasciare gli Azzurri. La Roma è stata tutto per me, la mia vita, il mio percorso più bello. Fortunatamente sono riuscito a chiudere la mia carriera in nazionale vincendo un Mondiale".
Totti su De Rossi
"Io rispetto pienamente quello che ha fatto Daniele, ognuno è libero di fare le proprie scelte. Io avevo avuto delle opportunità di giocare ancora, all'estero e in Italia, ma ero dubbioso. Avrei voluto continuare, mi sentivo di poter dare ancora qualcosa, ma un anno o due di calcio giocato non mi avrebbero cambiato molto. La mia scelta di vita era quella di indossare un'unica maglia, un anno in un'altra squadra avrebbero cambiato tutto. Mi hanno cercato negli Emirati Arabi, poi la Sampdoria mi voleva a tutti i costi: Ferrero romano e romanista avrebbe fatto di tutto per portarmi a Genova".