Torino, Juric sceglie Simeone per il suo attacco

Nel ‘16-17 erano in rossoblù: il sudamericano ad appena 21 anni chiuse la stagione con 13 reti in 36 gare. È un’alternativa al Gallo
Torino, Juric sceglie Simeone per il suo attacco© www.imagephotoagency.it

Ivan Juric ha le idee chiare, poi è implicito tocchi a Cairo e Vagnati concretizzare la linea tracciata dal tecnico croato. Linea che volontà dirigenziale permettendo non è affatto impossibile da disegnare, per costi e disponibilità dei soggetti coinvolti. Si prenda il caso del centravanti che potrebbe sostituire Belotti, se in definitiva il Gallo lascerà Torino dopo sei stagioni decisamente più soddisfacenti per la società - 105 reti complessive - che non per il giocatore.

Simeone e Juric, una stima sbocciata ai tempi del Genoa

Juric ha indicato in Simeone un attaccante adatto per l’eventuale sostituzione del capitano granata. Stendere un ponte tra l’azzurro e l’argentino sarebbe assurdo per il tanto che Belotti ha dato, e determinerebbe una pressione che il figlio del Cholo non può sostenere (non sarebbe nemmeno giusto affibbiargliela). Ma perché l’ex tecnico del Verona vorrebbe il centravanti del Cagliari? Per trovare la risposta bisogna tornare indietro alla stagione 2016-17. A fine mercato il Genoa, osservandolo nelle file del Banfield, ma versando al River Plate inizialmente 3 milioni, lo porta in Italia appena 21enne. L’avvio di campionato, con i liguri appunto guidati da Juric, è confortante: Simeone si sblocca alla terza partita disputata (1-1 col Pescara) e concede il bis nella successiva trasferta di Bologna (0-1 il finale). Subito balzano agli occhi i suoi pregi e difetti: l’argentino è veloce nella rincorsa del pallone anche se non particolarmente con la stessa tra i piedi, non gli fa difetto la lotta, anzi sgomita e non ha alcuna paura di prendere botte, e crea più di quanto non concretizzi. Juric in quel torneo lo fa esordire contro il Sassuolo (terza partita, ma quarta giornata) e lo risparmia soltanto nella prova finale, all’Olimpico di Roma contro i giallorossi e a salvezza acquisita: 12 gol in 35 partite, il suo score in campionato (13 in 36 Coppa Italia compresa). Un percorso convincente, anche considerata l’età, e ritenuto importante da Juric che, a fronte della prospettiva di perdere Belotti, ha stimolato Vagnati ad acquisirlo dal Cagliari. Dove, nell’ultima annata, non ha saputo incidere secondo le attese: 6 reti in 33 gare.

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