Juve, la scelta di Giuntoli
Ecco perché non vuole che i bianconeri si approccino alla gara di sabato contro il Milan come si farebbe in una passerella di fine stagione tra due squadre ormai appagate, anche a costo di determinare qualche nervosismo con cui tenere alta l’adrenalina. Con il surplus determinato dalla statistica, visto che per Allegri sarà la gara numero 300 in Serie A: traguardo a cui brindare con un successo. Vincere o non vincere la Coppa Italia, invece, non sposta molto la cifra economica (da 5 a circa 8 milioni), ma è ovvio che vincere un trofeo dopo due anni di digiuno vada oltre l’aspetto venale. E rappresenti un altro surplus da mettere sul avolo delle trattative.
La transizione in casa bianconera si incrocia a doppio filo con quella di Bologna perché ormai non è più un segreto che Cristiano Giuntoli abbia scelto Thiago Motta come erede di Max Allegri. Al di là dell’aspetto tecnico - c’è già chi arma crociate ideologiche anche riguardo al mister rossoblu, ma ormai è una deriva con cui bisogna convivere - il suo trasferimento è semplificato dal fatto che il suo contratto è in scadenza e non è necessario discutere con il club emiliano.