Perché?
«Sono abili in fase di intercetto e micidiali quando ripartono. Rodrigo è il giocatore più importante per la fase offensiva della squadra di Marcelino. L’attaccante della Spagna è bravissimo ad attaccare gli spazi, è esperto, calcia bene in corsa: se gli concedi spazio, è devastante».
La situazione in cui il Valencia è più velenoso?
«Quando è in possesso di palla Parejo (immagine 4), che è l’uomo di maggiore qualità del centrocampo, la difesa della Juventus dovrà “scappare” - cioè correre verso la propria porta - con i tempi giusti per non concedere la profondità a Rodrigo. Mi aspetto un Valencia “basso” e compatto davanti alla propria area di rigore pronto a riconquistare palla e verticalizzare immediatamente per Rodrigo. La squadra di Allegri per limitare questa caratteristica del Valencia dovrà lavorare bene a livello di marcature preventive. Tanto per capirci: anche quando i bianconeri saranno in possesso di palla ci sarà qualche giocatore che dovrà muoversi pensando a un’eventuale ripartenza degli spagnoli».
La Juventus ultimamente soffre i cross: qual è il problema?
«Penso sia una coincidenza, una questione di attenzione: parliamo di Bonucci, Chiellini, Benatia, tutti difensori esperti. In Champions dovranno alzare la soglia della concentrazione perché in Europa non ti perdonano nulla. Il Valencia non ha dei grossi colpitori a parte Batshuayi e Santi Mina».