Volley: A1 Femminile, Maila Venturi è il secondo libero di Firenze

La promettente giocatrice lucchese lascia la Zambelli Orvieto per tornare in Toscana dove  sarà l'alternativa a Beatrice Parrocchiale
Volley: A1 Femminile, Maila Venturi è il secondo libero di Firenze© Legavolley Femminile

FIRENZE- Il Bisonte Firenze può considerare chiuso il roster per la prossima stagione. L'ultimo tassello è il libero Maila Ventura, ventituenne toscana che, dopo la bella stagione con la Zambelli Orvieto in A2, è stata chiamata da Giovanni Caprara che l'ha voluta per fare da vice alla titolare Beatrice Parrocchiale.

LA CARRIERA-

Maila Venturi nasce il 23 ottobre 1996 a Lucca, e comincia la sua carriera nella Delta Luk, debuttando in B1 a soli 15 anni, nel 2011, e poi giocando la B2 nella stagione successiva. Nel 2013 si muove di pochi chilometri, approdando alla Nottolini Capannori, dove rimane per due annate: nella prima, in B2, ottiene la promozione tramite i play off, nella seconda un ottimo settimo posto in B1. Nel 2015 si trasferisce a Firenze, nella San Michele, disputando altre due stagioni in B1, poi nel 2017 arriva il grande salto: la Zambelli Orvieto la ingaggia per giocare la A2, e Maila si mette in mostra contribuendo al raggiungimento della semifinale play off. Adesso il ritorno a Firenze, con un ulteriore salto che la porterà a debuttare in A1 con Il Bisonte.

LE PAROLE DI MAILA VENTURI

« Sono veramente felice, perché torno a Firenze, dove ho giocato due anni e mi sono trovata molto bene, e soprattutto perché approdo in una società di altissimo livello, di cui tutti mi hanno sempre parlato in termini più che positivi. Lo ammetto, sono un po’ agitata perché sarà il mio primo approccio alla serie A1, ma al tempo stesso sono entusiasta e non vedo l’ora di iniziare: sicuramente il mio obiettivo è quello di migliorare più possibile, e sono contenta di potermi confrontare con un libero come Beatrice, da cui sicuramente potrò imparare tanto. Anche lavorare con coach Caprara sarà bello, perché tutti mi hanno detto che è un allenatore tosto e io cercavo proprio questo: ho voglia di capire se sono all’altezza dell’A1 e se ci posso stare o no, e venire a Il Bisonte è un modo per mettermi alla prova, anche se so di essere il secondo libero ».

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