Opel GSi non è solo un logo

GSi è una sigla che identificava le sportive degli Ottanta e Novanta della Casa tedesca. Che oggi torna sull’ammiraglia Insignia e sulla compatta Corsa
Opel GSi non è solo un logo

Non è solo una denominazione, ma rappresenta una vera e propria realtà all’interno di Opel. Perché buona parte della tradizione sportiva tedesca si racconta attraverso le lettere GSi. L’acronimo di Grand Sport Injection ha debuttato a metà anni 80 sul modello Manta. Una rappresentazione specifica della tecnologia di cui la vettura era dotata. Una nomenclatura divenuta un tratto distintivo per tutte le auto ad alte prestazioni a marchio Opel che, sul finire degli anni Novanta venne sostituita da OPC (Opel Performance Center), ma che oggi torna a rivivere grazie all’intervento di Insignia GSi e della prossima Corsa GSi.

Quanto alla storia meno recente, la Manta fu solo la prima di una lunga serie di modelli. La Kadett E non sfuggì infatti alla nuova denominazione. La vettura venne equipaggiata dapprima con un motore di 1,8 litri a iniezione elettronica. La potenza era di 115 cavalli. Ma ben presto aumentò la cubatura del 4 cilindri, passando così alla motorizzazione due litri, che permise alla GSi di toccare quota 130 cavalli. L’avvento delle 16 valvole corrispose ad un nuovo incremento di potenza: 150 cavalli. Anche la Opel Corsa fu “vittima” delle cure del reparto sportivo. Tanto che la piccola GSi arrivò sino alla soglia dei 100 cavalli. Il tutto per merito di un motore aspirato di 1,6 litri di cilindrata. Unità che venne successivamente dotata di marmitta catalitica. L’auto venne prodotta tra il 1988 e il 1992. Il passaggio di testimone venne consolidato pure dalla seconda generazione di Corsa. Che in realtà era equipaggiata con un’evoluzione dell’unità precedente. Quindi cubatura nell’intorno degli 1,6 litri.

Ma differenziandosi dal precedente per la distribuzione a 4 valvole per cilindro e per il doppio albero a camme in testa. La potenza massima arrivò a 109 cavalli e la velocità massima raggiunse i 192 km/h. In nome della sicurezza la presenza di serie del sistema ABS. Prima che Astra cedesse al “fascino” OPC, ha avuto una versione GSi. Versione che ha riguardato solo la prima generazione della compatta tedesca, mentre dalla seconda si è passati alla nuova denominazione. Due motorizzazioni da due litri. Un 2.0 8 valvole e un 2.0 16 valvole. La versione più prestazionale era equipaggiata con un motore dotato di doppio albero a camme. Unità di tipo quadro capace di 150 cavalli di potenza massima e 196 Nm di coppia motrice. La versione da 115 cavalli, aveva anche delle specifiche differenti a livello di assetto.

Oggi però l’attesa è terminata, perché a listino torna l’allestimento GSi. Un riferimento alla sportività Opel che alimenta la dinamica di guida di Insignia. Motori sovralimentati, quattro cilindri, e alimentazione diesel o benzina a seconda delle vostre esigenze: quella a gasolio si ferma a quota 210 cavalli, il benzina arriva a 260. Ma prima della fine dell’anno sarà la volta di Corsa GSi. Meno aitante del modello OPC, offre comunque il giusto compromesso tra prestazioni e divertimento, e ovviamente costi di gestione. Sarà infatti equipaggiata con un 1.4 benzina turbo da 150 cavalli e 220 Nm di coppia motrice.

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