Ferrari Portofino, la nuova cabriolet-coupé di Maranello

Debutterà al Salone di Francoforte e con 600 CV alza ulteriormente l'asticella delle prestazioni della gamma Ferrari
Ferrari Portofino, la nuova cabriolet-coupé di Maranello

ROMA - Niente SUV o crossover, almeno per ora. La nuova Ferrari che debutterà al Salone di Francoforte è una tradizionale cabriolet-coupé, si chiama Portofino e sostituisce la California T. I cavalli erogati dal 3.9 V8 bi-turbo alzano ulteriormente l’asticella di tutta la gamma di Maranello, visto che ora la Ferrari meno potente ha 600 CV, mentre il suo nome segna un’altra svolta nella nomenclatura del Cavallino Rampante. Finora, infatti, solo Fiorano, Maranello e Modena avevano avuto l’onore di entrare nella denominazione ufficiale di un modello dell’era moderna (c’è anche la 860 Monza Spyder del 1956).

TURBO - Entrando nei dettagli, grazie ai suoi 760 Nm accelera da 0 a 100 km/h in 3,5 secondi e ha un telaio completamente riprogettato, più leggero e più rigido, che ha permesso di diminuire la massa complessiva. Gli ingegneri hanno lavorato su vari aspetti del V8 turbo Ferrari, adottando nuovi pistoni e bielle, modificano sia il disegno dell’impianto di aspirazione che la geometria di tutta la linea di scarico, con un nuovo collettore di scarico monofuso che riduce le perdite di carico, azzerando il turbo lag.

ASSETTO - Riguardo alla dinamica di guida, debutta il differenziale posteriore elettronico di terza generazione (E-Diff3) integrato con l’F1-Trac, che migliora sia il grip meccanico che il controllo della vettura al limite. Grazie all’introduzione dell’Electric Power Steering è stato ridotto il rapporto dello sterzo del 7%, mentre le sospensioni magnetoreologiche dotate della tecnologia “dual-coil” riducono il rollio e migliorano l’assorbimento delle asperità stradali.

CONFORT - All’interno debuttano il sistema di infotainment con schermo touch screen da 10,2”, i sedili a regolazione elettrica a 18 vie, con un nuovo design dello schienale che aumenta lo spazio per le gambe dei passeggeri posteriori e il passenger display. Il tetto RHT, infine, è più leggero, azionabile anche in movimento a bassa velocità e integra un inedito deflettore che riduce del 30% il flusso d’aria all’interno dell’abitacolo e previene la rumorosità aerodinamica interna.

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