Quadro4, la prova dello scooter a quattro ruote

Spinto da un motore da 346 cc e 30 cv di potenza, pesa 257 kg e ha un serbatoio da 300 di autonomia. Adotta un sistema a 4 ruote, con cerchi da 14” e si guida con la patente B
Quadro4, la prova dello scooter a quattro ruote

La stabilità e la sicurezza di una quattro ruote, l’agilità di uno scooter. Questa, in dieci parole, la sintesi di una delle proposte più interessanti del mercato. Si chiama Quadro4, è denominato Compact SUV (Safe Utility Vehicle) ha quattro ruote (due motrici, le posteriore) ed è stato progettato nel 2010 da uno dei grandi nomi del design italiano a due ruote: Luciano Marabese che insieme ai suoi figli realizzò questo nuovo modello. Dal 2013, la svizzera Quadro Vehicles ha acquisito Marabese Design e il Quadro4, producendolo e commercializzandolo. L’abbiamo provato nel traffico di Roma, banco “ideale” per saggiarne caratteristiche, pregi è difetti.

COM’E’ FATTO – La caratteristica principale, al di là di un’estetica molto curata e della notevole rifinitura dei particolari, è l’adozione di un doppio sistema Hydraulic Tilting System con quattro ruote basculanti e sospensioni indipendenti. Il Quadro4 è spinto da un motore monoclindrico Euro3 a 4 tempi da 346cc, dotato di 4 valvole e raffreddato a liquido e capace di 30 cv di potenza. Si muove grazie ad una trasmissione a doppia cinghia collegata con le due ruote posteriori.
La ciclistica prevede la presenza di un telaio in tubi d’acciaio su cui sono fissate quattro ruote da 14”. La frenata? Tirando la leva sinistra     o il pedale a destra della pedana (tipo Vespa) si aziona la combinata mentre azionando la leva destra si agisce solo sui dischi anteriori. Manca l’ABS ma con questo sistema è difficile correre rischi. L’azienda ha comunque dichiarato che arriverà nelle future versioni. Tre i vani portaoggetti: due meno capienti sono posizionati sui lati dello scudo (c’è anche la presa 12 Volts) mentre uno più ampio si trova sotto la porzione di sella del passeggero. Il vano sottosella è limitato ad un solo casco integrale, perché lo spazio è occupato da sospensioni, motore e ruote. Il peso a secco del mezzo è di 257 kg, la capacità del serbatoio di 14 litri (300 km di autonomia) e il prezzo è fissato in 10.490 euro.
Quattro i colori sul mercato: rosso, bianco grigio e nero.

COME VA – Appena in sella, sembra di non aver mai guidato uno scooter. Il Quadro4 risulta pesante soprattutto sull’anteriore ma è solo la sensazione iniziale, perché bastano pochi metri per trovare subito un buon feeling. La presenza delle quattro ruote e la stabilità consentono di utilizzare il corpo per spostare il peso molto di più rispetto ad una due ruote tradizionale. Basta solo avere un po’ di fiducia in questo innovativo sistema tecnologico.
Se sul percorso extraurbano il Quadro4 è divertente (l’angolo di piega è esagerato, con le quattro ruote), stabile anche nei curvoni più veloci e dotato di un discreto spunto (considerato il peso complessivo) è in città che regala il meglio. Ai semafori ci guardano tutti: automobilisti, scooteristi e motociclisti. In tanti hanno una curiosità, una domanda da porre su questo “ibrido moderno e tecnologico”. Anche perché siamo gli unici a non dover poggiare per forza i piedi a terra, grazie ad un sistema che attraverso una leva rossa posta sul retroscudo permette di mantenerlo in equilibrio anche da fermo. Sullo sconnesso cittadino (avvallamento o dosso che sia), le quattro ruote indipendenti si rivelano utilissime per mantenere la stabilità. Anche in situazioni di asfalto scivoloso. Tra le auto non è largo come sembra in foto: l’ingombro è contenuto (come quello di un maxiscooter) ed è facile prendere le misure. Grazie a sella e pedana ampie, è notevole il comfort sia per pilota che passeggero. Per quanto riguarda la frenata, quella combinata ovviamente più efficace e azionarla tramite la leva e nettamente più comodo e intuitivo rispetto al comando sul piede. Che serve, presumibilmente, solo per consentire l’utilizzo del Quadro4 anche ai possessori di patenteB.
I consumi? 20 km al litro nel ciclo misto. Non male davvero…


Abbigliamento utilizzato per la prova:

Casco LS2 Vector Podium White/Blue
Giacca Alpinestars Valparaiso 2 Drystar Jacket
Guanti Spidi Sandshield

 

 

 

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