Coletta, la Ferrari che domina: il manager che fa volare l'Hypercar e che piace a Elkann

Insieme all'ad Vigna, il numero uno era ad assistere al trionfo di Le Mans e non a Montreal per il Gp di F1...
Coletta, la Ferrari che domina: il manager che fa volare l'Hypercar e che piace a Elkann© Redazione

Una chiara identità nel WEC. La Ferrari si scopre sempre più affine al mondo dell’endurance, mentre in Formula 1 la confusione regna sovrana. A Le Mans si è fatta nuovamente la storia e non è un caso che il presidente John Elkann e l’amministratore delegato Benedetto Vigna lo scorso weekend fossero nel box del Circuit de la Sarthe e ben lontani da Montreal, nella tempesta perfetta della gestione del Reparto Corse tra interrogativi irrisolti e dubbi amletici.

In territorio francese si respirava un’aria diversa e per il terzo anno di fila la scuderia di Maranello ha saputo imprimere a fuoco il proprio marchio, prevalendo con la 499P #83 del cinese Yifei Ye, del britannico Phil Hanson e del polacco Robert Kubica, che ha tagliato il traguardo da MVP con la vettura in livrea Giallo Modena del team AF Corse.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ferrari, terzo successo di fila a Le Mans

Una prestazione degna del pilota di Formula 1 che si sarebbe voluto ammirare in Ferrari nel 2012, senza quell’incidente dell’anno prima. Terza vittoria per la Rossa e terzo equipaggio diverso sul gradino più alto, ricordando i sigilli di Alessandro Pier Guidi, Antonio Giovinazzi e James Calado del 2023 e dell’anno scorso firmato da Antonio Fuoco, Nicklas Nielsen e Miguel Molina. Il primo terzetto sull’ultimo gradino del podio in questa Le Mans, l’altro appena ai piedi, certificando la consistenza del Cavallino Rampante nella 24 Ore.

Un risultato straordinario che ha fatto sì che la Ferrari possa conservare per sempre il Trofeo della vittoria, un diritto garantito a chi s’impone in tre edizioni consecutive. Il tutto ha i crismi dell’eccezionalità per l’affermazione di un team “privato”, icona del duro lavoro.

 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Le parole di Antonello Coletta

Un aspetto sottolineato nel day-after dal responsabile Endurance, Antonello Coletta, un po’ il deus ex machina dell’intero progetto del WEC, che magari si vorrebbe anche altrove (F1, appunto), anche se il manager romano ha sempre declinato l’offerta. "Siamo contentissimi per questa terza vittoria consecutiva a Le Mans - sottolinea Coletta -. Nel 2023 tornammo nella top-class vincendo, nel 2024 ci siamo ripetuti e quest’anno abbiamo trionfato con il team privato, l’unico che gestisca una 499P per quanto, ovviamente, con il nostro supporto tecnico.

Tale risultato è la dimostrazione di come Ferrari costruisca le proprie auto e sia in grado di portare al trionfo tanto le vetture ufficiali quanto quelle dei clienti. Questo è un aspetto molto importante, che riflette la storia della Ferrari, perché il DNA della nostra azienda nasce con l’endurance e con le vetture guidate dai gentlemen e gestite da scuderie private". Parole molto significative.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Le Mans, Ferrari a 12 trionfi. E in classifica domina

Per la Rossa si tratta quindi della dodicesima vittoria nell’ambita gara transalpina, andando a ripercorrere gli Anni Sessanta, quando il Cavallino si impose in ben sei edizioni di fila tra il 1960 e il 1965. Nella stagione del WEC, a Maranello si è sempre vinto nelle quattro prove fin qui disputate, rafforzando la leadership del campionato costruttori (202 punti e un margine di 111 lunghezze sulla Toyota) e della classifica iridata piloti con Pier Guidi-Calado-Giovinazzi in testa a quota 105 punti, a precedere gli altri due equipaggi ferraristi: Ye-Kubica-Hanson secondi con 89 e Fuoco-Molina-Nielsen terzi con 81.

In tutto questo, nel FIA World Cup for Hypercar Team, riservata alle squadre indipendenti, AF Corse svetta con 138 punti. In altre parole, una vera e propria egemonia. Prossima occasione per estenderla il 13 luglio alla 6 Ore di San Paolo, in Brasile.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Una chiara identità nel WEC. La Ferrari si scopre sempre più affine al mondo dell’endurance, mentre in Formula 1 la confusione regna sovrana. A Le Mans si è fatta nuovamente la storia e non è un caso che il presidente John Elkann e l’amministratore delegato Benedetto Vigna lo scorso weekend fossero nel box del Circuit de la Sarthe e ben lontani da Montreal, nella tempesta perfetta della gestione del Reparto Corse tra interrogativi irrisolti e dubbi amletici.

In territorio francese si respirava un’aria diversa e per il terzo anno di fila la scuderia di Maranello ha saputo imprimere a fuoco il proprio marchio, prevalendo con la 499P #83 del cinese Yifei Ye, del britannico Phil Hanson e del polacco Robert Kubica, che ha tagliato il traguardo da MVP con la vettura in livrea Giallo Modena del team AF Corse.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...
1
Coletta, la Ferrari che domina: il manager che fa volare l'Hypercar e che piace a Elkann
2
Ferrari, terzo successo di fila a Le Mans
3
Le parole di Antonello Coletta
4
Le Mans, Ferrari a 12 trionfi. E in classifica domina