NBA 2K League: i Knicks conquistano il The Ticket

Il secondo torneo interstagionale mette in palio il premio più ambito. "The Ticket", come rivela il nome: un biglietto di accesso diretto ai playoff, riservati alle otto migliori squadre, senza passare dalla classifica di fine stagione.
NBA 2K League: i Knicks conquistano il The Ticket

Il torneo è stato terreno di caccia grossa per tutte quelle squadre che stanno faticando in regular season, e magari viaggiano sul fondo della classifica. Anche le prime della classe, tuttavia, sono qualficate nel tabellone e sono intenzionate a vendere cara la pelle; una fetta del montepremi da 150.000 dollari fa gola a tutti.

OTTAVI DI FINALE

  • 76ers GC 52 – Bucks Gaming 61
  • Knicks Gaming 75 – Raptors Uprising 70
  • Mavs Gaming 67 – Pacers Gaming 61
  • Pistons GT 80 – Jazz Gaming 71
  • Cavs Legion GC 68 – Magic Gaming 60
  • Grizz Gaming 61 – Celtics Crossover Gaming 85
  • Wizards District Gaming 70– Heat Check Gaming 64
  • Kings Guard Gaming 69 – Blazer5 Gaming 63

Pronti, via, ed ecco subito la sorpresa che ribalta il pronostico, quello che è stato definito l'upset dell'anno. I Kings Guard si sono qualificati a The Ticket come fanalino di coda, battendo i Warriors nello spareggio, e incontrano al primo turno la testa di serie numero uno, vale a dire i (quasi) imbattibili Blazer5. Giornata storta per i fenomeni? Forse, con Mama I'm Dat Man che tira male dal campo, 5/15. Giornata di grazia per i Kings? C'è del vero anche in questo, con Mooty che finalmente sfodera una prestazione degna della sua fama: 24 punti e 12 rimbalzi. Ma la chiave della vittoria è Worthingcolt, spostato con successo nella posizione di playmaker, artefice di una strategia che riesce a contenere i Blazer.

Le sorprese non finiscono qui, in una prima giornata che è tutta un testacoda. Anche i 76ers si arrendono a un avversario, sulla carta, inferiore: i Bucks, che tuttavia sono tra i più agguerriti per strappare un biglietto per i playoff. Stesso discorso per i Pacers, protagonisti di una striscia di vittorie in regular season, che vengono stoppati dai Mavs di un Dimez versione extralusso con 34 punti. Celtics e Pistons avanzano senza patemi, coi Jazz ormai in crisi nera, mentre Cavs, Wizards e Knicks prevalgono in sfide equilibrate. Attenzione alla squadra di New York, che ha un grande orgoglio e nelle partite secche, come dimostrato già a The Turn, trova motivazioni speciali – e occhio anche ai Cavs: la loro qualificazione ai playoff è a rischio, Hood lo sa e, per non sbagliare, segna la bellezza di 48 punti.

QUARTI DI FINALE

  • Pistons GT 61 – Bucks Gaming 55
  • Knicks Gaming 81 - Wizards District Gaming 69
  • Cavs Legion GC 75 – Mavs Gaming 71
  • Kings Guard Gaming 64 - Celtics Crossover Gaming 78

L'impresa dei Kings Guard, autentica Cinderella del torneo, finisce al cospetto dei solidissimi Celtics, sempre a loro agio nel formato torneo – e come non esserlo, quando Fab distribuisce 19 assist ai compagni. Tra Pistons e Bucks la partita è tesa, tanti errori al tiro e difese in primo piano. La spuntano i Pistons coi soliti 21 punti di Ramo, ma ancora più importante è la difesa sul playmaker avversario, oLarry, limitato a 7 punti. I Knicks sono caldissimi e hanno trovato il loro eroe per questo torneo: è iamadam, playmaker titolare da qualche partita e autore di 33 punti e 9 assist. Battere i Wizards è quasi una formalità, quando tutto gira per il meglio, e nemmeno la consueta prestazione mostruosa di Boo Painter (35+8+6) rappresenta un problema.

Nella sfida più difficile da pronosticare, i Cavs avanzano in semifinale mettendo ancora una volta tutto il peso sulle spalle di Hood. I suoi 52 punti sono record assoluto nella stagione, un degno riconoscimento per un giocatore problematico, spesso escluso dalla squadra, ma decisivo. La partita si tramuta presto in un duello tra lui e Dimez, che firma invece 43 punti: entrambi interpretano l'archetipo di ala creatore di tiri penetrante, il più efficace sul versante offensivo dopo i recenti balance changes, al punto da convincere Dimez ad abbandonare il suo classico ruolo di playmaker.

SEMIFINALI

  • Cavs Legion GC 67 – Knicks Gaming 74
  • Celtics Crossover Gaming 80 – Pistons GT 62

Hood stavolta lascia un po' d'iniziativa ai compagni e si ferma – si fa per dire – a 32 punti. Dall'altra parte i Knicks firmano un tabellino estremamente bilanciato, che è testimone del gioco corale che sono capaci di esprimere, quando motivati. Adam, Idris e Goofy lavorano come un mostro a tre teste, la vittoria è netta. La favola dei Knicks, penultimi nel tabellone del torneo, è a un passo dal compimento: considerando le bassissime probabilità di scalare la classifica fino all'ottavo posto, il biglietto per i playoff di The Ticket sarebbe particolarmente prezioso. Per i Cavs, invece, Hood esce da The Ticket dopo aver accumulato 132 punti in tre partite: i fan già lo chiamano “LeHood James”, con riferimento a qualcuno nato ad Akron, Ohio, ma che ha da poco abbandonato la città di Cleveland.

Nell'altra semifinale i Celtics si confermano specialisti del formato, impassibili quando le responsabilità si fanno più probanti. Conducono la partita fin dal primo quarto, poi distanziano i Pistons con un parziale di 22 a 10 nell'ultimo periodo di gioco. Un'ottima prestazione corale, tutta improntata sul tiro da tre (4/11 per Fab, 3/3 per ProFusion): tutti e cinque i giocatori terminano in doppia cifra e la coriacea difesa su Ramo, limitato a un 6/14 dal campo, fa la differenza. I Celtics sono una squadra a due facce. Fortissimi nei tornei e capaci di vittorie clamorose, come quella riportata sui Blazer5 due settimane fa, soffrono di problemi di continuità in campionato e incappano in qualche sconfitta di troppo. Attualmente occupano la nona posizione, un posto tra le magnifiche otto dei playoff è tutt'altro che assicurato: anche per loro, dunque, eyes on the prize.

FINALE

  • Knicks Gaming 83- Celtics Crossover Gaming 80

In una delle partite più belle della stagione, la favola di Cinderella si trasforma in una festa, come negli esiti più imprevedibili dei tornei NCAA. I Knicks conquistano The Ticket partendo dalla posizione numero 15, ma ogni vittoria è stata sudata e meritata. Il piano partita è ben rodato: un centro, Goofy, e quattro tiratori, col playmaker Idris che verrà nominato MVP del torneo. A inizio partita le mani sono fredde e i Celtics si portano in vantaggio grazie all'impatto sotto canestro di Arsonal e MelEast – Fab totalizza ben 22 assist pescandoli mentre si muovono verso il ferro.

Alla lunga però i Celtics perdono smalto, con Fab in difficoltà a concludere (solo 9 punti con 12 tiri), mentre i tiratori in maglia Knicks scaldano le mani: 5/7 dall'arco nel secondo tempo. Il miglior realizzatore è Idris, con 24 punti, ma tutto il quintetto va in doppia cifra: nel finale Profusion ha tra le dita il tiro per riportare i Celtics in vantaggio, ma lo fallisce dopo aver disorientato Natekahl con una finta. Dall'altra parte del campo, i Knicks scavano il solco decisivo con due tiri liberi: ora potranno rilassarsi e studiare gli avversari, attendendoli ai playoff tra quattro settimane, mentre i Celtics dovranno lottare fino all'ultimo per conquistare un posto al sole.

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