Feralpisalò, tutti in fabbrica: cuore e acciaio per risalire in Serie B

Il presidente Pasini porta Zaffaroni e la squadra a far visita a operai e impiegati: "Dai momenti difficili si esce solo con passione, dedizione e stando uniti"
Feralpisalò, tutti in fabbrica: cuore e acciaio per risalire in Serie B© LAPRESSE

Non è la prima volta, molto probabilmente non sarà nemmeno l'ultima, ma stavolta non è così difficile leggervi un messaggio subliminale. Giuseppe Pasini, presidente della Feralpisalò, ultima in classifica in serie B, unica non ancora in doppia cifra, già a -7 dai playout e -10 dalla salvezza diretta, peggior attacco e peggior difesa, ha portato la sua squadra in fabbrica. A contatto con operai e impiegati, per far seguire a Zaffaroni e ai giocatori le vari fasi della produzione dell'acciaio. Feralpi è un'azienda leader in questo campo. Balestrero e compagni hanno visitato lo stabilimento di Lonato, ma in generale Feralpi Group vanta quasi 2000 dipendenti (il 94% assunto a tempo indeterminato) tra Italia, Europa e Nord Africa in 7 Paesi differenti. Con investimenti per 117 milioni di euro, 2.5 miliardi di euro di fatturato e 334 milioni di utile, si tratta di un vero e proprio colosso. Anche per questo stona l'ultimissimo posto in classifica della squadra di calcio che in soli 14 anni Giuseppe Pasini ha portato dai Dilettanti alla serie B, rappresentando un paese come Salò di soli 10.000 abitanti, il secondo più piccolo di sempre in cadetteria dopo Castel di Sangro (7.000 abitanti). 

In fabbrica come nel calcio servono certi valori

Pasini non è tipo da dichiarazioni ecclatanti, soprattutto contro i propri giocatori, ma è chiaro che stia soffrendo il calvario di cui è protagonista la propria squadra. Una sola vittoria (a fine settembre a Lecco) è davvero troppo poco, anche per giustificare gli investimenti fatti in estate per acquistare comunque giocatori di categoria: da La Mantia a Fiordilino, da Ceppitelli a Camporese, da Letizia a Martella. Niente da fare. La squadra non girava con Vecchi (5 punti in 10 partite) e non gira con Zaffaroni (2 in 6). È stato proprio Pasini a fare da Cicerone in fabbrica, ha raccontato dei momenti difficili che lui per primo ha vissuto da imprenditore, ma dai quali ha saputo riemergere, toccando argomenti sensibili come "l'importanza di rimanere uniti" e parlando di valori come passione, dedizione, lavoro e rispetto per l’uomo e per l’ambiente. "La Feralpisalò sta vivendo il suo momento più difficile di sempre, so cosa significa perchè è capitato anche a me in azienda, ma è proprio in questi momenti che bisogna stare compatti. Zaffaroni vada avanti tranquillo, gli ho detto che non deve preoccuparsi, è l'ultimo dei problemi" ha detto Pasini. Il tecnico non è in discussione. 

A gennaio un mercato rivoluzionario

Per il mercato di gennaio è in arrivo però una rivoluzione nel parco giocatori. Il direttore sportivo Andrea Ferretti ha chiarito bene cosa accadrà: "Prenderemo giocatori che credono nel nostro progetto, anche se siamo ultimi in classifica non credo sarà difficile convincerne di bravi a venire a giocare per la Feralpisalò. La serietà del nostro club è riconosciuta in tutta Italia". Anche questo è un avviso ai naviganti. Ci sono ancora tre partite prima di finire il girone d'andata e di iniziare la rivoluzione di gennaio. Cremonese e Venezia nello stadio "di casa" a Piacenza, Sampdoria in trasferta: il calendario dei lacustri è durissimo, ma per chi è ultimissimo in classifica ormai un avversario vale l'altro. Chi vuole ancora far parte della Feralpisalò capisca in fretta cosa serve. Il viaggetto in fabbrica magari servirà a qualcuno per schiarirsi le idee. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...