© /Agenzia Aldo Liverani SasUna sconfitta che fa male, e che sa quasi di sentenza: il Benevento cade per 3-1 in casa del Cittadella, resta a 32 punti all'ultimo posto nella classirica di Serie B e con la retrocessione che ora sembra veramente vicina. Al Brescia basterebbe ottenere un punto al Tardini contro il Parma per decretare ufficialmente la discesa dei campani in terza serie. Sconforto e delusione nelle parole del patron del Benevento, Oreste Vigorito, al triplice fischio.
Genoa, è la Serie A di Gilardino
Benevento vicino alla C, l'amarezza di Vigorito
Queste le parole di Vigorito dopo il ko con il Cittadella: "Per la prima volta in 17 anni, oggi alzo bandiera bianca, accettando di non essere riusciti a fare ciò che volevamo. Il mio pensiero va a ai tifosi che in una stagione hanno visto sfumare 17 anni fatti di sacrifici, che hanno condiviso con me. Ora penso soltanto di aver tolto il sorriso a qualcuno oltre che a me stesso. È stato un anno difficile a causa degli errori commessi da tutti e per l'imponderabile del calcio. Il colpevole è il Benevento, società guidata dal me insieme ad una serie di addetti ai lavori che, spero, abbiano fatto il massimo per non arrivare a questa giornata. Continuare? Ora non è il momento di parlare di questo. Non so cosa accadrà domani, e non è un modo di dire per far preoccupare la gente. Adesso è ancora troppo presto per chiedermi di cosa accadrà nel futuro: bisogna stringere le bandiere e conservarle. Chiudiamo gli occhi, pensando a tutte le volte che siamo stati insieme nei momenti gioia, cerchiamo di rimanere insieme anche nel dolore. Io, ovviamente, mi assumo le mie responsabilità. Non siamo retrocessi quando è iniziato il campionato, bensì quando c'è stata l'indifferenza di diverse componenti, che non hanno compreso quanto fosse importante avere il Benevento in Serie B. I tifosi storici hanno l'armatura per potersi riprendere. Sono abituato a essere sconfitto, ma lo sono anche a riprendermi, un uomo è forte proprio perché si rialza: domani è un altro giorno".