Toro-Atalanta, la Dea castiga il mercato zero

Toro-Atalanta, la Dea castiga il mercato zero© ANSA

Micidiale come solo sa essere la macchina da gol messa a punto da Gasperini (98 gol nell’ultimo campionato, 18 nelle coppe, 4 ieri in 41 minuti che si aggiungono ai 7 incassati dai granata il 25 gennaio scorso), la Dea di Bergamo ha inflitto un castigo divino a una squadra resa debole dagli errori in campo e dal solito mercato zero. La contrapposizione non poteva essere più plastica: da una parte, la corazzata di Gasperini che ha due titolari in ogni ruolo e non aveva Gollini, Romero, Djimsiti, Miranchuk, Pessina, Piccini, Ilicic che sta bruciando i tempi del ritorno. Dall’altra, l’embrione di una squadra che volare non sa e correre nemmeno. Per ora arranca sulle spalle di uno dei più forti attaccanti in circolazione, inverecondamente costretto alla fatica di Sisifo. Domanda: sino a quando Belotti non si stancherà di prendere su di sé le magagne, l’inerzia, la neghittosità di un club che dopo 22 sconfitte nelle ultime 40 partite non ha ancora capito la lezione? Giampaolo non merita di fare la fine del vaso di coccio tra i vasi di ferro in un campionato dove non possono bastare le buone intenzioni che lastricano la via dell’inferno. Ultimo avviso: o Cairo compra, subito, i giocatori che servono al tecnico o questo Toro all’inferno ci va di sicuro. 

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