Pagina 2 | Torino, Ferrari e l'intrigo del 20

TORINO - Come narrato nei giorni scorsi, Ferrari è una delle prime alternative per il Torino al sogno Juan Jesus, il marcatore brasiliano di piede mancino che i vertici granata vorrebbero strappare alla Roma al culmine di un gran colpo di mercato. Ma il giallorosso ha già cortesemente declinato l’offerta. Tanti ringraziamenti al Toro per la stima (non si dimentichi che Mazzarri l’allenò con profitto ai tempi dell’Inter), ma Juan Jesus resta aggrappato alla Champions da disputare con la terza forza del campionato italiano, si trova bene a Roma e gode di buona fiducia da parte della sua società e di Di Francesco, anche se non è un titolare fisso in difesa. Però resta un caposaldo della retroguardia romanista. Riuscire a convincerlo sarebbe un mezzo miracolo, a questo punto, per il Torino. Così Petrachi è obbligato a guardarsi attorno in modo sempre più concreto non solo per piazzare l’artigliata finale su Verissimo, ma anche per accaparrarsi un marcatore di piede mancino, deputato a giocare sul centrosinistra nella difesa a 3 di Mazzarri (in mezzo toccherebbe per l’appunto al brasiliano del Santos, mentre sul centrodestra opererebbe N’Koulou, con alle loro spalle le riserve Lyanco, Moretti e Bonifazi, se resterà). Manca dunque anche il mister X del centrosinistra, e il sogno-chimera Juan Jesus si accompagna ora con l’effigie di Ferrari. Che Petrachi segue dai tempi del Crotone. E che negli ultimi anni è cresciuto molto, tecnicamente e tatticamente, in personalità ed esperienza, fino alla più che positiva stagione appena consumata con la maglia della Sampdoria, in prestito.

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Perché Ferrari, un marcantonio di un metro e 89 che in carriera ha già giocato con disinvoltura sia nella difesa a 3 sia nella difesa a 4, è di proprietà del Sassuolo, con cui vanta un legame fino al 2021. Per prenderlo in prestito oneroso i doriani hanno investito 1,5 milioni, mentre ora hanno sì comunicato al Sassuolo di voler riscattarlo, ma con lo sconto. E rispetto ai 13 milioni prefissati nella scorsa estate hanno offerto solo 8,5 milioni. Gli emiliani, ovviamente, hanno risposto picche. Il Sassuolo, tra l’altro, è in possesso anche di un controdiritto di riscatto da 2,5 milioni. Il diritto di riscatto della Samp scadrà il 20 giugno. Fino a quel momento nessun club potrà scavalcare ufficialmente i doriani. Ma se alla fine i blucerchiati non dovessero mettere sul tavolo quei 13 milioni, allora Ferrari finirebbe in tutti i sensi in vetrina. E il Toro vuole arrivarci lanciato nella trattativa, nel caso. Ecco perché sotto traccia ha già effettuato sondaggi e partorito manovre esplorative.

I gol di Ferrari con la Samp

 

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Perché Ferrari, un marcantonio di un metro e 89 che in carriera ha già giocato con disinvoltura sia nella difesa a 3 sia nella difesa a 4, è di proprietà del Sassuolo, con cui vanta un legame fino al 2021. Per prenderlo in prestito oneroso i doriani hanno investito 1,5 milioni, mentre ora hanno sì comunicato al Sassuolo di voler riscattarlo, ma con lo sconto. E rispetto ai 13 milioni prefissati nella scorsa estate hanno offerto solo 8,5 milioni. Gli emiliani, ovviamente, hanno risposto picche. Il Sassuolo, tra l’altro, è in possesso anche di un controdiritto di riscatto da 2,5 milioni. Il diritto di riscatto della Samp scadrà il 20 giugno. Fino a quel momento nessun club potrà scavalcare ufficialmente i doriani. Ma se alla fine i blucerchiati non dovessero mettere sul tavolo quei 13 milioni, allora Ferrari finirebbe in tutti i sensi in vetrina. E il Toro vuole arrivarci lanciato nella trattativa, nel caso. Ecco perché sotto traccia ha già effettuato sondaggi e partorito manovre esplorative.

I gol di Ferrari con la Samp

 

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