Torino, il malessere che va oltre i risultati

Adesso che è arrivato il tecnico più esperto, pacato, riflessivo, diplomatico e per sua stessa definizione aziendalista, le facce sono ben più depresse, disorientate
Torino, il malessere che va oltre i risultati© www.imagephotoagency.it

TORINO - Chi si fermava ai luoghi comuni sul personaggio Mihajlovic, o magari doveva difendere la politica societaria, diceva che con i suoi metodi un po’ ruvidi rischiava di “spaccare lo spogliatoio”, riuscendo a farsi smentire perfino nel momento dell’esonero, con quasi tutti i giocatori che andarono a trovare, abbracciare, ringraziare Sinisa. Adesso che è arrivato il tecnico più esperto, pacato, riflessivo, diplomatico e per sua stessa definizione aziendalista, le facce sono ben più depresse, disorientate, e nel giro di pochi giorni ci si ritrova con Ljajic che esulta in modo polemico, Niang che risponde male ai tifosi, Barreca deluso e arrabbiato. La verità è che - come prima, più di prima - l’allenatore non è un problema, ma una foglia di fico. 

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