Plusvalenza Osimhen, che fine hanno fatto i fantastici 4: uno ha "aiutato" la Juve

La storia dell’acquisto del bomber da parte del Napoli nel 2020 è finita in procura. Palmieri, Liguori, Manzi e Karnezis furono inseriti nella trattativa con il Lille

Uno si è ritirato, due giocano in Serie D e il quarto milita in Serie C. Quasi quattro anni dopo l’operazione che ha portato Victor Osimhen al Napoli, ecco che fine hanno fatto i quattro giocatori inseriti nella trattativa e valutati complessivamente una ventina di milioni: avrebbero dovuto indossare la casacca del Lille, trampolino di lancio per i tre giovanissimi napoletani che nella città francese non ci sono neppure andati a fare le visite mediche. Altro che sogni di gloria.

Plusvalenza Osimhen: Palmieri e Manzi

L’attaccante Ciro Palmieri era uno dei perni principali della Primavera di Roberto Baronio: di lui si parlava un gran bene a Napoli e lui sognava un futuro da leader e da capitano come il suo idolo, Francesco Totti. Valutato 7 milioni, la sua stella si è presto spenta: il Lille lo ha girato subito in prestito alla Fermana in Serie C, a inizio della stagione 2021 si svincola dal Lille e accetta la corte della Nocerina, scendendo così in D. Palmese, Nola e Angri sono gli ultimi spostamenti: sempre in Campania, sempre in Serie D, un po’ poco per chi si era illuso di poter compiere un salto di qualità e giocare in Europa.

Anche il difensore Claudio Manzi era un giovane rampante (all’epoca aveva da poco compiuto 20 anni) ed è l’unico che gioca in Serie C, all’Entella, dopo il prestito alla Fermana e il passaggio alla Turris. Ironia della sorte, martedì ha incrociato la Juventus Next Gen e ha fornito l’“assist” per il gol con cui i bianconeri hanno sbloccato il risultato: sua la deviazione fatale sul tiro da fuori area di Damiani.

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Liguori e Karnezis: la situazione

Ha solcato i campi della Serie C e D anche l’ala destra Luigi Liguori indossando le maglie di Fermana, Lecco, Afragolese, Ercolano, Casoria. Nell’arco di questi anni è passato da una valutazione di 4 milioni per il trasferimento al Lille agli zero attuali visto che è arrivato l’estate scorsa all’Afragolese a titolo gratuito dal Casoria. Proprio Liguori, in un’intervista a Repubblica, spiegò di «non essere mai andato a Lilla, neppure per firmare. Hanno mandato i contratti a Napoli e abbiamo firmato a Castel Volturno».

Il portiere greco Orestis Karnezis, che si è ritirato dal calcio nell’estate 2022 rescindendo con un anno d’anticipo il contratto, è l’unico che ha giocato con il Lille. Sì, una sola partita: il 7 marzo 2021 in Corsica, nel 4° turno di Coppa di Francia con l’Ajaccio, vittoria per 3-1. Poi, panchine a ripetizione in campionato e in Europa League e due presenze nella squadra B. A differenza dei tre giovani, però, il terzo portiere del Napoli era un giocatore della prima squadra al momento del trasferimento, titolare della Grecia ai Mondiali in Brasile.

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Uno si è ritirato, due giocano in Serie D e il quarto milita in Serie C. Quasi quattro anni dopo l’operazione che ha portato Victor Osimhen al Napoli, ecco che fine hanno fatto i quattro giocatori inseriti nella trattativa e valutati complessivamente una ventina di milioni: avrebbero dovuto indossare la casacca del Lille, trampolino di lancio per i tre giovanissimi napoletani che nella città francese non ci sono neppure andati a fare le visite mediche. Altro che sogni di gloria.

Plusvalenza Osimhen: Palmieri e Manzi

L’attaccante Ciro Palmieri era uno dei perni principali della Primavera di Roberto Baronio: di lui si parlava un gran bene a Napoli e lui sognava un futuro da leader e da capitano come il suo idolo, Francesco Totti. Valutato 7 milioni, la sua stella si è presto spenta: il Lille lo ha girato subito in prestito alla Fermana in Serie C, a inizio della stagione 2021 si svincola dal Lille e accetta la corte della Nocerina, scendendo così in D. Palmese, Nola e Angri sono gli ultimi spostamenti: sempre in Campania, sempre in Serie D, un po’ poco per chi si era illuso di poter compiere un salto di qualità e giocare in Europa.

Anche il difensore Claudio Manzi era un giovane rampante (all’epoca aveva da poco compiuto 20 anni) ed è l’unico che gioca in Serie C, all’Entella, dopo il prestito alla Fermana e il passaggio alla Turris. Ironia della sorte, martedì ha incrociato la Juventus Next Gen e ha fornito l’“assist” per il gol con cui i bianconeri hanno sbloccato il risultato: sua la deviazione fatale sul tiro da fuori area di Damiani.

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