Furia Napoli: «Nessuna lite tra Insigne e Verdi». E ADL chiede scusa ai tifosi

Comunicato del club azzurro sulle voci di una doppia sostituzione punitiva dopo l'intervallo della gara persa a Marassi con la Samp. E il presidente difende Ancelotti: «Dategli tempo»

NAPOLI - Parole dure per smentire una presunta lite fra Insigne e Verdi avvenuta nell'intervallo della sfida persa ieri sera 3-0 in casa della Sampdoria che avrebbe portato Ancelotti a sostituire i due per motivi disciplinari. Il Napoli reagisce a questa voce affidandosi a un comunicato: «C’è qualcuno che ha scritto che la sostituzione di Insigne e Verdi è stata decisa perché i due ragazzi avrebbero litigato negli spogliatoi. Questo genere di ‘giornalismo’ è avvilente. Ovviamente non è vero nulla. I due ragazzi hanno visto il secondo tempo nella postazione Sky - ha scritto la società partenopea sui profili social -. Si può e si deve criticare, dare la propria opinione, fare opinione. Ma inventare cose false, in un mondo dove gli utenti non hanno spesso gli strumenti per capire cosa sia vero e cosa non lo sia, è molto grave. Ed è ancora più grave che altre testate riprendano qualunque cosa senza fare verifiche, come se ogni cosa scritta da chiunque, per il solo fatto di essere in rete, possa essere vera».

ADL CHIEDE SCUSA AI TIFOSI - Il presidente Aurelio De Laurentiis ha intanto voluto chiedere scusa ai tifosi dopo il pesante 3-0 incassato a Marassi contro la Sampdoria, che ha già fatto scivolare la squadra di Carlo Ancelotti a -3 dalla capolista Juventus«Ho sempre detto che le prime partite sarebbero state partite di assestamento e di conoscenza per un allenatore che manca dall'Italia da diversi anni - ha detto il numero uno azzurro ai microfoni di 'Radio Kiss Kiss' -. Io mi scuso con i tifosi per la sconfitta, so che loro vogliono sempre vincere, ma io ero stato più realista sin dall'esordio: sapevo che ci sarebbero volute almeno 7/8 partite per avere quadra». De Laurentiis ha parlato anche di CR7 e Juventus: «Si dice sempre che la Juve è una grande squadra e una società con una grande organizzazione. E su questo non c'è dubbio. Se avessimo preso noi Ronaldo e Ronaldo non avesse segnato nelle prime tre partite sarebbe successa la rivoluzione. La forza della Juve è che sa affrontare con tranquillità tutti i problemi che le vengono avanti. Vincere di misura 3-2 o 2-1 non è una grandissima vittoria...Ma noi siamo emotivamente i numeri uno, perché napoletanità è emotività, ed è normale che nel sangue del napoletano ci sia un 'ribollire' continuo»

 

 

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