Gudmundsson, concorrenza e collocazione
Lo spauracchio della Premier League va sempre tenuto d’occhio, ma al momento la minaccia proveniente da Oltremanica sembra gestibile. Gli Spurs finora hanno sondato il terreno, ma non hanno accelerato a differenza dei bianconeri che hanno già dialogato con i rappresentanti del ragazzo. Gud in inverno ha rinnovato con il Genoa fino al 2027 e guadagna 1,2 milioni. A Torino potrebbe spuntare un accordo più lungo (contratto quadriennale) con uno stipendio da 2,4 milioni di base fissa che coi bonus potrebbe facilmente lievitare almeno a 3.
Insomma, un passo avanti di carriera sia dal punto di vista tecnico (alla Juve giocherebbe verosimilmente Champions League e sicuramente Mondiale Per Club) sia economico (percepirebbe più del doppio). Una qualità che piace molto dell’islandese è la duttilità tecnico-tattica. Gudmundsson, infatti, può tranquillamente giostrare sia come seconda punta (ruolo in cui è esploso con Gilardino) sia da esterno offensivo (posizione sempre ricoperta in carriera). Insomma, un elemento utile sia per il 3-5-2 che per il 4-3-3 a seconda di chi siederà nella prossima stagione sulla panchina juventina.