Allegri, la cosa che non cambia e il futuro
Interpellato sull'importanza della difesa e sulla ritrovata solidità difensiva della Juventus, Allegri ha risposto così: "La difesa non è un punto di forza solo di questa squadra ma di tutte quelle che ho allenato. Il calcio sicuramente è cambiato in tante cose ma una cosa non è cambiata: la differenza reti. Da lì passano i numeri per vincere o perdere in campionato". A proposito del divario del calcio italiano con il resto d'Europa commenta: "Lo scorso anno l'Inter è andata in finale di Champions, la Roma di Europa League e noi siamo stati eliminati a tre minuti dalla fine. Nel finale di stagione una vittoria vale doppio, perchè ti fa fare un balzo importante in avanti. Domani giochiamo contro il Cagliari che lotta per salvarsi, poi Milan e Roma e Bologna. Domani dobbiamo lottare come loro per portare a casa il risultato". Sulle voci di mercato: "Le viviamo normalmente, perchè non è la prima volta. In questo periodo ci sono delle voci su giocatori e allenatori. Si lavora 6/7 mesi per far parte degli obiettivi che ci eravamo prefissati. Ora viene il bello perchè ti giochi gli obiettivi per cui hai lavorato e dobbiamo prenderci i nostri obiettivi. Ora stiamo lavorando per andare in Champions e qualificarci nella finale di Coppa Italia".
Sulle analogie tra la sua situazione e quella di Ranieri alla Juve: "Per quanto riguarda Ranieri ha ottenuto sempre risultati importanti dove ha lavorato. Quello che ha fatto in Inghilterra rimarrà unico. Quest'anno ha gestito il momento di difficoltà del Cagliari". Ultima battuta sulle semifinali di Champions: "Sicuramente Real-Bayern sarà una bella sfida. Il Real è la più forte, ma i tedeschi in semifinale è rognoso".