Juve, la situazione delle liste: serve dimagrire, in Europa già tre di troppo

TORINO - Vendere, a prescindere. E poi vendere ancora, nel caso si voglia acquistare. A concentrare sulle cessioni la strategia di mercato juventina, oltre al bilancio, sono anche i regolamenti sulle liste. Regolamenti, al plurale, perché sono effettivamente due, uno per il campionato e uno per le coppe europee, la Champions League, nel caso bianconero. Due e diversi, per dei particolari che incidono decisamente sulla realtà juventina, tanto che mentre in campionato la società bianconera potrebbe inserire in lista un altro giocatore senza doverne cedere nessuno, in Champions oggi come oggi ne ha già tre di troppo.

VENTICINQUE, ANZI NO - Partiamo proprio dalla rosa. Il gruppo di Andrea Pirlo al momento è composto da 25 giocatori, incluso Gianluca Frabotta e incluso Sami Khedira, che del progetto non dovrebbe far parte ma al momento è ancora un tesserato bianconero. Esattamente il numero massimo previsto dalla lista della Lega A e da quella della Uefa. Liste che però non considerano i giocatori tutti uguali, ma li dividono in categorie: formati nella Nazione, formati nel club e Under 21.

Il numero massimo di giocatori inscrivibili in lista è 25 sia per la Lega che per la Uefa e sia per la Lega che per la Uefa almeno 8 devono essere formati nella Nazione e di questi almento 4 devono essere formati nel club. Al di sotto di questa soglia, i posti in lista scalano in proporzione: se una società ha solo tre giocatori formati al proprio interno, ad esempio, i posti in lista diventano 24. In Serie A non occupano posti in lista, però, i giocatori Under 21 (che non abbiano compiuto 21 anni al 31 dicembre della scorsa stagione sportiva, dunque al 31 dicembre 2019, attualmente), mentre in Champions League possono essere inseriti nella lista B.

Leggi l’articolo completo sull’edizione odierna di Tuttosport