Buffon, la Champions e il sogno di alzare la coppa

Gigi in panchina: senza pubblico allo Stadium, sarà lui che inciterà di più la squadra per centrare i quarti
Buffon, la Champions e il sogno di alzare la coppa© Marco Canoniero

TORINO - All’andata, al Parc Olympique Lyonnais, c’erano tremila tifosi della Juventus a tifare nonostante le prime avvisaglie della pandemia. E’ stata l’ultima partita con il pubblico per i bianconeri che, dall’Inter in poi, hanno sempre giocato in stadi vuoti. Però Cristiano Ronaldo e compagni hanno potuto contare su un tifoso d’eccezione che, quando non è tra i pali ma in panchina, smette i panni del giocatore e assume quelli del capo ultrà. A Gigi Buffon non serve la curva per trascinare la squadra, non ha bisogno del contorno di pubblico per scatenare la passione che c’è in lui. Nello stadio silente la sua voce è quella che più si sente: sovrasta persino quella di Maurizio Sarri, impegnato a dare consigli e indicazione.

Super Gigi no, lui fa il tifoso e basta, che incita, urla, sostiene e impazzisce in caso di gol. Certo non può sostituirsi come intensità ai quarantamila dello Stadium, ma stasera sarà la sua voce che più si sentirà durante la telecronaca in tv. «Vai Tek, attento Bonnie, forza Pipita» le urla dalla panchina. Del resto il capo ultrà Buffon coltiva un sogno e spera che i compagni lo aiutino a realizzarlo: battere il Lione e accedere alle Final Eight di Lisbona sarebbe un primo passo del cammino verso la finale di Champions. La Coppa dalle grandi orecchie è l’unica che manca nella sua personalissima sala che contiene 27 trofei, vinti con i club (Parma, Juventus e Psg) e con la Nazionale. [...]

Leggi l'articolo completo nell'edizione odierna di Tuttosport

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...

Juve, i migliori video