Se sentite parlare di Regina del deserto non immaginate corone o donne incantevoli, perché è il soprannome di Riad. Se sentite parlare del re delle finali, immaginate pure l'uomo con il 7 sulla schiena che sfida le leggi della fisica: Cristiano Ronaldo oggi pomeriggio gioca la sua ventinovesima finale da quando è un calciatore professionista (ovvero da 16 anni), ha segnato in 14 di queste (per un totale di 15 reti) e ne ha vinte 21, ovvero il 75% di quelle che ha disputato. Un mostro che scomoda i mostri dello sport di tutti i tempi, gli atleti più vincenti quando si tratta di disputare un incontro secco con un palio qualcosa. L'immenso Roger Federer, per esempio, viaggia a una media perfino più bassa di Ronaldo. Certo, su un numero di finali spropositatamente più alto (157, ma nel tennis se ne possono disputare parecchie in una sola stagione) ne ha vinte il 65%, che continua a essere una media pazzesca.
Meglio di Ronaldo hanno viaggiato nella loro leggendaria carriera icone come Mohamed Ali, che quando è salito sul ring con una cintura (o una medaglia) in palio, ha centrato l'obiettivo 29 volte su 32, ovvero il 91%, mentre Husain Bolt, l'uomo più veloce del mondo, ha vinto 24 finali su 29 (82%). C'è anche chi ha fatto percorso netto e, guarda caso, è proprio l'atleta al quale Cristiano Ronaldo ha avuto l'orgoglio di paragonarsi dopo lo spettacolare gol di Genova: sua maestà Michael Air Jordan che tra college, Nba e nazionale americana ha vinto 11 finali su 11.
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