Juve, Ronaldo è sereno e punta l'Ajax: «Mi conosco, ci sarò»

I controlli hanno evidenziato una lesione di «lieve entità». I medici bianconeri non si sbilanciano, ma CR7 è fiducioso di farcela per la sfida di Amsterdam
Juve, Ronaldo è sereno e punta l'Ajax: «Mi conosco, ci sarò»© Juventus FC via Getty Images

TORINO - «Tranquilli torno fra una settimana, al massimo due». Cristiano Ronaldo non ha aspettato gli esami per diagnosticarsi l’entità dell’infortunio muscolare che lo ha bloccato al minuto 28 di Portogallo-Serbia lunedì sera. E gli esami di ieri mattina hanno in qualche modo confermato le buone sensazioni di CR7, anche se l’invito dello staff medico juventino è quello di essere prudenti, perchè è vero che la risonanza magnetica effettuata nella tarda mattinata di ieri ha evidenziato una lesione di «lieve entità», ma va tenuto conto che a sole 14 ore di distanza l’esame strumentale può essere fallace. Oggi, quando Ronaldo farà rientro a Torino a bordo del suo jet personale, verranno effettuati altri esami al J-Medical e si avrà una visione più definitiva sull’entità del guaio e, quindi, sulla prognosi.

Tuttavia è lecito pensare che CR7 abbia ragione nell’esprimersi con toni ottimistici: perché se le immagini, che hanno viaggiato via Internet da Lisbona a Torino, non mentono a causa del piccolo ematoma (che può confondere la visione dei dottori) si può effettivamente ipotizzare un ritorno di CR7 in tempo per scendere in campo contro l’Ajax ad Amsterdam nella gara di andata dei quarti di finale di Champions League, perché normalmente quel tipo di infor tunio può guarire in una decina di giorni, quindi in tempo per il 10 aprile, data fatidica del match di coppa. Nella peggiore delle ipotesi, invece, la durata dello stop può arrivare a una ventina di giorni, il che renderebbe possibile per un pelo la presenza di Ronaldo nella gara di ritorno a Torino, fissata il 16 aprile.

Cristiano Ronaldo in azione con la maglia della Juve

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Una variabile di una certa importanza è, inoltre, la novità totale di fronte alla quale i medici si trovano di fronte: un infortunio di Cristiano Ronaldo, cosa rara. Basti pensare che negli ultimi tre anni, il ko più grave occorso a CR7 è stato un non meglio precisato infortunio alla caviglia del 7 maggio e che lo tenne fermo per sette giorni. Per il resto le assenze di Cristiano sono state tutte contenute in due o tre giorni. Gli stop più gravi sono vecchi di almeno tre anni: lo stiramento del legamento collaterale mediale nel luglio del 2016 lo tenne fermo due mesi, mentre per la frattura dlela rotula nel luglio del 2008, quando Ronaldo era a Manchester, rimase fermo per tre mesi.

Ecco perché i medici della Juventus, che in questi mesi hanno imparato a conoscere la formidabile professionalità di Ronaldo, sotto sotto si fidano delle sue sensazioni: Cristiano conosce davvero il suo corpo, perché è il primo a coltivarlo con impegno maniacale, che va dall’alimentazione al riposo, passando per gli allenamenti e le terapie collaterali al lavoro quotidiano (come la famosa sauna del ghiaccio che serve proprio a prevenire gli infortuni muscolari).

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TORINO - «Tranquilli torno fra una settimana, al massimo due». Cristiano Ronaldo non ha aspettato gli esami per diagnosticarsi l’entità dell’infortunio muscolare che lo ha bloccato al minuto 28 di Portogallo-Serbia lunedì sera. E gli esami di ieri mattina hanno in qualche modo confermato le buone sensazioni di CR7, anche se l’invito dello staff medico juventino è quello di essere prudenti, perchè è vero che la risonanza magnetica effettuata nella tarda mattinata di ieri ha evidenziato una lesione di «lieve entità», ma va tenuto conto che a sole 14 ore di distanza l’esame strumentale può essere fallace. Oggi, quando Ronaldo farà rientro a Torino a bordo del suo jet personale, verranno effettuati altri esami al J-Medical e si avrà una visione più definitiva sull’entità del guaio e, quindi, sulla prognosi.

Tuttavia è lecito pensare che CR7 abbia ragione nell’esprimersi con toni ottimistici: perché se le immagini, che hanno viaggiato via Internet da Lisbona a Torino, non mentono a causa del piccolo ematoma (che può confondere la visione dei dottori) si può effettivamente ipotizzare un ritorno di CR7 in tempo per scendere in campo contro l’Ajax ad Amsterdam nella gara di andata dei quarti di finale di Champions League, perché normalmente quel tipo di infor tunio può guarire in una decina di giorni, quindi in tempo per il 10 aprile, data fatidica del match di coppa. Nella peggiore delle ipotesi, invece, la durata dello stop può arrivare a una ventina di giorni, il che renderebbe possibile per un pelo la presenza di Ronaldo nella gara di ritorno a Torino, fissata il 16 aprile.

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