Pagina 1 | Dalla Spagna: «Lo spogliatoio del Real Madrid ripudia Ronaldo»

Dalla Spagna: «Lo spogliatoio del Real Madrid ripudia Ronaldo»© Getty Images

TORINO - L’affronto di Mariano Dias a Cristiano Ronaldo è solo l’ultima testimonianza del risentimento che lo spogliatoio del Real Madrid nutre nei confronti del suo vecchio leader (così almeno lo ha definito l'ex tecnico Zinedine Zidane). Una partenza mal digerita quella di CR7, tanto che - come spiega il ‘Mundo Deportivo’ - dalle parti del ‘Bernabeu«nessuno sente la mancanza del portoghese e da quando se ne è andato i suoi ex compagni non hanno perso occasione di attaccarlo e di sottolineare il buon momento che stanno passando senza di lui».

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LUCAS VAZQUEZ
Ultimo a “punzecchiare” Cristiano Ronaldo è stato Lucas Vazquez. «Al recente post su Instagram di CR7 con il messaggio “Vitamina D” a corredo di una foto in cui prendeva il sole in barca, l’attaccante gallego - evidenzia il quotidiano catalano sulla sua edizione online - ha risposto con una immagine di lui e sua moglie e a corredo il commento “Vitamina F… amily”. Una sorta di risposta indiretta alle dichiarazioni in cui Ronaldo affermava di sentirsi come in una grande famiglia dal momento del suo approdo alla Juventus»

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ASENSIO E SERGIO RAMOS
Sullo stesso tono le parole di Marco Asensio («Anche noi siamo una buona famiglia»), ma le dichiarazioni sulla grande famiglia juventina sembrano aver infastidito soprattutto il capitano Sergio Ramos con cui i rapporti si erano già fatti tesi in passato: «Qui al Real ci siamo sempre sentiti in famiglia - ha detto di recente SR4 -. Non so con cosa intenda Cristiano, forse si riferisce alla dirigenza». Il difensore - che si è schierato dalla parte di Modric (oltre a Marcelo, unico tra i vecchi compagni a tendergli la mano) nella querelle per il premio Uefa assegnato al croato e non a CR7 («Riconoscimento meritato. E Modric merita anche il ‘Fifa The Best’») - ha inoltre spiegato che «con lui abbiamo perso un calciatore in grado di rompere gli equilibri, ma non per questo smetteremo di vincere. Nessun calciatore è al di sopra dello stemma di questo club».

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CEBALLOS E ISCO
Al partito anti-CR7 si è unito poi anche il centrocampista Dani Ceballos, divenuto protagonista con l’arrivo di Julen Lopetegui in panchina al posto di Zidane: «Ora giochiamo in modo differente, con più possesso palla. E la verità è che questo Real segna molto grazie a Bale, Benzema, Asensio… Non si noterà l’assenza di Ronaldo». Ragionamento che trova d’accordo anche Isco: «Come squadra stiamo giocando bene e gente che l’anno scorso non segnava tanto ora riesce a farlo. Per il momento Cristiano non ci manca». E dalla partenza del Pallone d’Oro spera di trarne vantaggio in prima persona: «Quest’anno finalmente potrò calciare qualche punizione!», aveva detto scherzando qualche giorno fa il fantasista della Spagna a Borja Mayoral (passato in prestito al Levante) dopo un gol su calcio da fermo in una partita alla Play-Station postata sui social durante un ritiro dell a nazionale spagnola.

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CARVAJAL
Altra stoccata pesante è stata infine quella di Dani Carvajal, uno dei simboli del madridismo presenti nella rosa di Lopetegui: «Il miglior calciatore della storia del Real Madrid è Raul», ha detto il terzino in un’intervista di fine luglio aggiungendo che «Messi crea più calcio di Cristiano (su Fifa 2019 hanno la stessa valutazione, ndr) e ha una migliore visione di gioco e degli spazi. Ronaldo è un finalizzatore ma per segnare trascura il resto, a volte persino il lavoro per la squadra. E Leo è più pacato e capace di restare fuori dalle polemiche». Parole forti e a questo punto sorge però un quesito: perché hanno aspettato che Cristiano partisse per esprimere questi pensieri? L’occasione per chiarirsi potrebbe essere un eventuale incrocio tra Real e Juventus in Champions League, una sfida che regalerebbe di certo emozioni e scintille in campo ma anche, forse soprattutto, fuori...

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TORINO - L’affronto di Mariano Dias a Cristiano Ronaldo è solo l’ultima testimonianza del risentimento che lo spogliatoio del Real Madrid nutre nei confronti del suo vecchio leader (così almeno lo ha definito l'ex tecnico Zinedine Zidane). Una partenza mal digerita quella di CR7, tanto che - come spiega il ‘Mundo Deportivo’ - dalle parti del ‘Bernabeu«nessuno sente la mancanza del portoghese e da quando se ne è andato i suoi ex compagni non hanno perso occasione di attaccarlo e di sottolineare il buon momento che stanno passando senza di lui».

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