Pirlo esclusivo: «Dybala, imita CR7»

Il Maestro: «Torna Pogba? Non mi stupirei. La Juve cerca i migliori, poco importa che sia andato via»
Pirlo esclusivo: «Dybala, imita CR7»© Getty Images

TORINO - Finta di corpo e assist per il taglio di Stephan Lichtsteiner: è il 16’ di Juventus-Parma 4-1 (11 settembre 2011), prima partita ufficiale dello Stadium e di Andrea Pirlo in bianconero. Nell’istante in cui il genio bresciano mette in porta il compagno con un gioiello dei suoi Gigi Buffon, che osserva tutto dalla porta, esclama: «Allora Dio esiste». Il resto del mondo intuisce che qualcosa sta cambiando e la Juve è tornata. A sette anni e 3 giorni di distanza non ci sono più dubbi. Pirlo, pietra angolare del ciclo leggendario, lo aveva capito prima di tutti: «Oltre me arriveranno altri campioni. Il progetto è importante», aveva profetizzato nell’estate 2011, quando sbarcò a Torino a parametro zero dal Milan.

Ma si sarebbe mai immaginato che in così pochi anni anche Cristiano Ronaldo sarebbe diventato bianconero?
«La Juventus è una grande società, storica. Fin da subito avevo capito che la dirigenza aveva in testa un progetto ambizioso, aveva appena costruito il nuovo stadio per tornare a vincere in Italia e in Europa. Se lo vivi da dentro, come è successo a me nei primi 4 anni, non sei stupito del percorso e dei trionfi: quando si vince provi belle sensazioni e vuoi continuare a farlo. La Juve in questi anni è stata brava a volersi migliorare sempre».

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Chi è il miglior partner per Ronaldo: Mandzukic, Dybala, tutti e due o Douglas Costa?
«A Cristiano non so se piaccia fare l’unica punta, ama partire da sinistra e quindi ha bisogno di uno che giochi vicino a lui: Mandzukic è ideale».

Dybala deve accettare di diventare un uomo spaccapartite a gara in corso?
«No, innanzitutto perché le partite sono tante e poi perché ha grandi qualità. Accettare di non partire dall’inizio non è semplice per nessuno, Paulo farà di tutto per giocare il più possibile: se si mette ad allenarsi con la voglia di Ronaldo poi sarà difficile lasciarlo fuori. Quando non giochi vuole dire che devi fare qualcosa in più, deve metterci del suo: le qualità di Dybala non sono in discussione. Per diventare un giocatore fondamentale per la Juventus deve trovare qualcosa dentro di lui, lo deve fare prima di tutto per se stesso».

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Il prossimo ritorno eccellente potrebbe essere quello di Pogba, uno dei suoi tanti allievi in bianconero, che è sempre legatissimo al club.
«Non mi stupirebbe perché la Juventus sta cercando i migliori e se uno va via non è detto che poi non possa ritornare».

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