Genoa e Samp, il patto per lo stadio: la ristrutturazione costerà 90 milioni

Cena tra Blazquez e Manfredi. Orata alla ligure e acqua naturale: menu light per la ritrovata armonia. Martedì nascerà una società ad hoc per acquistare Marassi
Genoa e Samp, il patto per lo stadio: la ristrutturazione costerà 90 milioni© Getty Images

GENOVA - Metti una sera a cena per acquistare - in coppia - lo stadio Luigi Ferraris. Dopo anni di rapporti non sempre facili, al netto della storica rivalità sportiva, ora Genoa e Sampdoria sono davvero sedute allo stesso tavolo con l'obiettivo di riqualificare e acquisire l'impianto di Marassi. L'appuntamento è andato a scena a tavola martedì sera subito dopo il vertice voluto dal sindaco Bucci per dirimere la questione una volta per tutte. Forse a Palazzo Tursi c'erano un po' troppe persone per arrivare a una decisione definitiva, forse - più semplicemente - era necessario un confronto diretto tra i due uomini chiave delle società. Fatto sta che il ceo rossoblù Andres Blazquez e il neo presidente blucerchiato Matteo Manfredi hanno deciso di incontrarsi quasi un paio d'ore a cena per firmare quella che probabilmente sarà la vera intesa tra i due club, al di là dell'impegno preso di fronte al sindaco. Un menù quasi da atleti per i due dirigenti – orata alla ligure (con patate e olive) e acqua naturale – che nella cornice del ristorante San Giorgio, uno dei locali più noti in città anche per gli incontri tra i dirigenti calcistici, hanno preferito stare leggeri per puntare la loro attenzione sui tanti temi in discussione. Una cena che rappresenta un segnale di distensione e collaborazione tra le parti, dopo che - a dirla tutta - qualche distanza sulla vicenda c'era stata soprattutto nelle scorse settimane.

Passi avanti per il Genoa

Non è un mistero che il Genoa avesse già fatto passi in avanti per arrivare alla gestione diretta dell'impianto e che la Sampdoria - dopo la ripartenza societaria di giugno - abbia affrontato per mesi altre priorità. E tuttavia lo stesso Manfredi ha sottolineato anche nei giorni scorsi come l'operazione di salvataggio del club fosse legata anche alla possibilità concreta di poter comprare l'impianto di Marassi. E ora le due società sono pronte a fare lo stesso passo nel pieno rispetto degli interessi di entrambe, con una mentalità finalmente moderna. Martedì sarà costituita la società Newco partecipata al 50% da entrambe le società (potrebbero essere Genoa e Sampdoria oppure 777 Partners e Gestio Capital i soggetti direttamente coinvolti), quindi entro venerdì 5 aprile dovrà essere formulata la proposta di acquisto e ristrutturazione dello stadio. Il Ferraris vale intorno ai 18 milioni, il progetto di restyling già firmato dall'architetto Penaranda prevede spese per circa 90 milioni. Uno stadio moderno, vivo tutta la settimana soprattutto per motivi commerciali e pronto ad ospitare concerti musicali col coinvolgimento della vicina Villa Piantelli per le necessità logistiche.

L'obiettivo del sindaco di Genova

L’obiettivo del sindaco Bucci non è solo quello di coinvolgere Genoa e Sampdoria nel rilancio dello stadio Ferraris (nella vicina Milano le cose stanno andando diversamente) ma anche quello di ottenere la candidatura all’Europeo del 2032. Una scadenza per cui il tempo stringe, tant’è che buona parte dei lavori andranno ultimati da qui al 2026 e comunque non oltre il 2028. In ogni caso la svolta politico calcistica è quella che vede Genoa e Sampdoria - oggi divise dalla categoria - finalmente sedute allo stesso tavolo per far rinascere uno stadio affascinante ma decadente. Senza dimenticare la rivalità in campo ma guardando con passo deciso al futuro.

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