Dal rapporto con Allegri alla nostalgia di Sarri: Higuain-Juve, tutta la verità

Quello che c'è da sapere sulla situazione del centravanti argentino
Gonzalo Higuain© LUKASZ SKWIOT/CYFRASPORT / Newspix.pl AG ALDO LIVERANI SAS-ONLY ITALY

TORINO - Dove giocherà Gonzalo Higuain nella prossima stagione? Se lo chiedete a Beppe Marotta, l’amministratore delegato della Juventus risponderà, senza fare una piega: «Nella Juventus». Perché tutto quello che ruota intorno al Pipita, in questo momento, è prematuro. Nel vero senso della parola, cioè che deve ancora maturare. Tant’è che se la stessa domanda la ponete a qualche operatore del mercato, in cambio avrete molte meno certezze sul futuro bianconero di Higuain. D’altra parte lo stesso John Elkann aveva rimandato tutto a dopo il Mondiale e Massimiliano Allegri si era tenuto sul vago, ragionando sulle ipotesi dei giornalisti (senza avallarle, beninteso), dicendo che come centravanti poteva giocare anche Mandzukic. Qualcosa, insomma, bolle in pentola. Non è un mistero che una piccola crepa si è insinuata nel rapporto fra Allegri e Higuain dopo le esclusioni di fine stagione (in particolare quella della finale di Coppa Italia). Ed è una lampante verità di bilancio che in questa sessione di mercato Higuain può ancora fruttare una cifra tale da non provocare minusvalenze (il suo valore a libro è di 54 milioni di euro).

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Due fattori, soprattutto il secondo, che spingono il Pipita lontano dalla Juventus. Il problema è capire in che direzione. Londra è un’ipotesi calda. Soprattutto perché Maurizio Sarri, il cui insediamento sulla panchina dei Blues è dato per imminente, ha chiamato il giocatore per capire la situazione. Il loro rapporto è rimasto solido e idilliaco. Il Pipita, quindi, ci pensa. O meglio, ci penserò, perché da chi gli è vicino arriva solo una risposta: «Gonzalo sta pensando al Mondiale ed è concentrato sull’Argentina ». Già, soprattutto oggi che dovrebbe giocare da titolare nella sfida esiziale contro la Nigeria, che potrebbe promuovere l’Albiceleste agli ottavi o condannarla a una delle più tremende umiliazioni della sua storia calcistica. Dopo il Mondiale, però, i nodi verrebbero al pettine e anche il destino di Higuain tornerebbe di attualità. Come quello di molti altri attaccanti, le cui operazione di mercato sono come congelate dall’effetto Russia. Nessuno si muove, tutti osservano, perché all’improvviso può scattare il domino, magari dopo che un presidente o un patron si incapriccia di uno dei bomber della manifestazione.

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Restano quindi un paio di settimane di attesa, nelle quali comunque si muoveranno molti addetti ai lavori, tessendo ipotesi e strategie. Magari potrebbe anche farsi sentire qualcuno da Londra. O da Parigi, dove la situazione si sta facendo complessa con l’ipotesi (per ora solo sussurrata) che il Psg non possa riscattare Mbappè (una robina da 160 milioni di euro) a causa delle forche caudine del fairplay finanziario. O magari da Monaco di Baviera, dove in tempi non troppi lunghi prenderanno in considerazione il divorzio da Lewandowski, il cui Mondiale finirà giovedì con l’ultima, inutile, partita della sua Polonia. E a quel punto si ritroverà a discutere con il Bayern del suo malcontento. In tutto questo, resta certamente in piedi anche l’ipotesi di un Higuain che resta alla Juventus ed è facile immaginare il sorriso di Marotta mentre dice: come vi avevo sempre detto. A quel punto ci sarebbe da limare qualche piccola asperità e fare finata che l’estate di mercato sia un’invenzione dei media. Non un’impresa impossibile, soprattutto se il Pipita iniziasse la stagione con un paio di gol. Ma intanto non solo gli argentini sperano che ne segni uno oggi, nella luccicante vetrina del Mondiale.

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TORINO - Dove giocherà Gonzalo Higuain nella prossima stagione? Se lo chiedete a Beppe Marotta, l’amministratore delegato della Juventus risponderà, senza fare una piega: «Nella Juventus». Perché tutto quello che ruota intorno al Pipita, in questo momento, è prematuro. Nel vero senso della parola, cioè che deve ancora maturare. Tant’è che se la stessa domanda la ponete a qualche operatore del mercato, in cambio avrete molte meno certezze sul futuro bianconero di Higuain. D’altra parte lo stesso John Elkann aveva rimandato tutto a dopo il Mondiale e Massimiliano Allegri si era tenuto sul vago, ragionando sulle ipotesi dei giornalisti (senza avallarle, beninteso), dicendo che come centravanti poteva giocare anche Mandzukic. Qualcosa, insomma, bolle in pentola. Non è un mistero che una piccola crepa si è insinuata nel rapporto fra Allegri e Higuain dopo le esclusioni di fine stagione (in particolare quella della finale di Coppa Italia). Ed è una lampante verità di bilancio che in questa sessione di mercato Higuain può ancora fruttare una cifra tale da non provocare minusvalenze (il suo valore a libro è di 54 milioni di euro).

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