TORINO - Tendersi la mano: è uno degli esercizi più comuni del calciomercato, nonostante distanze di tifo, di posizioni, di situazioni. Juve e Milan, soprattutto nei più recenti contatti, pur bollati come saluti di cortesia e vari in bocca al lupo sparsi in direzione Comolli, hanno cercato subito un modo d’intendersi, studiando i rispettivi dossier con il metodo più facile e comunque più rischioso: fare domande ai diretti interessati.
E allora, tra un giro di chiarimenti su Vlahovic e dopo aver chiuso prontamente il riscatto di Kalulu, sul taccuino un paio di punti interrogativi sono stati buttati lì, con un pizzico di malizia. Il primo nome emerso è stato quello di Fikayo Tomori, a un passo dal vestire il bianconero nel mese di gennaio e ora però da ricollocare in chiave rossonera, perché da quanto filtra da Milanello non è che sia proprio tra gli intoccabili di Allegri.