Insulto a Mihajlovic, indagini in corso: spunta un vigile

Secondo la moglie, l'allenatore del Bologna, ex difensore della Lazio, sarebbe stato chiamato "zingaro" da un rappresentante delle forze dell'ordine e non da un tifoso. Dura risposta della Polizia Locale: «È un'accusa gravissima»
Insulto a Mihajlovic, indagini in corso: spunta un vigile

ROMA - È diventato virale un video in cui l'attuale allenatore del Bologna Sinisa Mihajlovic, in zona Olimpico prima della finale di ieri sera tra Lazio e Atalanta, è impegnato in un forte diverbio. A contenerlo alcuni agenti delle forze dell'ordine che stavano presidiando la zona. Alla base dell'agitazione, un'offesa ("zingaro") che l'ex calciatore della Lazio avrebbe ricevuto ma non da un tifoso biancoceleste, ma da qualche addetto alla sicurezza. È la moglie del calciatore, Arianna Rapaccioni, su una storia del proprio profilo instagram, a pubblicare una foto dove c'è scritto che "non è stato un tifoso biancoceleste, bensì un rappresentante delle forze dell'ordine (probabilmente un vigile, sono in corso accertamenti) addetto al controllo dei varchi d'accesso allo stadio Olimpico". Anche le figlie, sui profili social, hanno postato delle storie in difesa del padre.

Mihajlovic reagisce all'insulto

LA POLIZIA LOCALE - «In merito alle offese indirizzate al tecnico del Bologna, Sinisa Mihajlovic, il Comando della Polizia Locale di Roma Capitale esprime sdegno e dispiacere per l'accaduto, ma le affermazioni contenute in un post pubblicato sul profilo Instagram da parte della moglie dell'allenatore, che indicano un agente della Polizia Locale come "probabile" responsabile, ancor prima che siano stati svolti i dovuti accertamenti, è un fatto grave che rischia solo di alimentare ulteriore odio nei confronti di chi indossa una divisa». Così la polizia locale in una nota. «Il Corpo si mette a disposizione per raccogliere la denuncia nel caso la famiglia Mihajlovic abbia certezza di quanto dichiarato» conclude.

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