Pagina 2 | Juve, l'annuncio di Allegri: «Khedira non convocato, Dybala gioca»

MADRID (SPAGNA) - Allegri prende la parola: «Innanzitutto Khedira non è convocato perché è rimasto a Torino per accertamenti e seguirà un comunicato e domani gioca Dybala».

DYBALA - «Se era per il gol di venerdì non avrebbe giocato, perché la prestazione è stata inferiore rispetto ad altre partite dove aveva giocato meglio pur senza segnare. Contro il Frosinone abbiamo vinto 3-0, ma abbiamo creato di meno rispetto al Parma. Credo che domani Paulo possa darci una grossa mano con la sua tecnica e le sue giocate».

KHEDIRA - «Non avere Khedira è un problema. Ma non so cos'ha, dopo ci sarà un comunicato dei dottori».

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DISCORSO AI GIOCATORI - «Non è una partita come le altre, ma non ho ripetuto tutti i giorni ai miei quanto sia importante. Come negli ultimi cinque anni abbiamo fatto gli ottavi, perché per noi è sempre stato un obiettivo, poi le probabilità di vincere possono essere cambiati da parte di chi osserva, per noi è sempre stato un obiettivo. E gli ottavi contro l'Atletico sono importanti come quelli con il Tottenham o contro il Bayern Monaco. Certo, Simeone sta facendo un lavoro straordinario da anni».

LA CRESCITA - «La crescita fisica si era già vista contro il Parma, avevamo avuto difficoltà nelle partite precedenti, ma sì, siamo in crescita psicologica, atletica e fisica e dobbiamo ancora crescere perché stiamo per entrare nella fase cruciale della stagione».

L'ATLETICO - «Noi dobbiamo fare una partita giusta contro una squadra che opera una fase difensiva eccellente e ha grande capacità di ripartire e sfruttare le palle inattive».

SIMEONE - «Ha svolto un gran lavoro sulla mentalità della squadra. E' bello vedere che contro ogni avversario si applicano allo stesso modo: non è semplice, merita tanti complimenti Simeone».

MORATA - «I limiti caratteriale di Morata ora non li conosco, perché l'ho avuto da ragazzo. Lui è uno che in una partita singola è eccellente, quindi dobbiamo stare attenti, forse nella continuità ha mostrato qualche limite, ma sta crescendo».

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RISULTATO - «Dobbiamo cercare di comandare la partita, ma stare attenti alle loro ripartenza, hanno giocatori pericolosi. Non firmo per nessun risultato, ma è importante fare gol, meglio due, ed è quello che ho chiesto alla squadra».

RONALDO IN PIÙ - «Ronaldo non aumenta l'obbligo a vincere. Per vincere la Champions bisogna lavorare bene e avere un pizzico di fortuna. Avere Ronaldo è certamente un vantaggio, perché negli ultimi dieci anni i giocatori determinanti in Champions sono stati Ronaldo e Messi. Però la squadra deve fare una prestazione importante. Non è che se hai Ronaldo vinci, anche se hai più possibilità di vincere».

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COME GIOCANO - «L'Atletico ha le sue caratteristiche da sette anni. Hanno migliorato alcune cose nella fase offensiva e fanno molto bene la fase difensiva».

RINNOVO - «Il rinnovo di Simeone non mi ha ispirato, ho un contratto fino al 2020, a 24 ore dalla partita il problema non è il contratto. Io sto bene qui, abbiamo da finire una stagione importante da finire e il campionato che non è ancora chiuso. Abbiamo dieci giorni importanti fino al Napoli».

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DISCORSO AI GIOCATORI - «Non è una partita come le altre, ma non ho ripetuto tutti i giorni ai miei quanto sia importante. Come negli ultimi cinque anni abbiamo fatto gli ottavi, perché per noi è sempre stato un obiettivo, poi le probabilità di vincere possono essere cambiati da parte di chi osserva, per noi è sempre stato un obiettivo. E gli ottavi contro l'Atletico sono importanti come quelli con il Tottenham o contro il Bayern Monaco. Certo, Simeone sta facendo un lavoro straordinario da anni».

LA CRESCITA - «La crescita fisica si era già vista contro il Parma, avevamo avuto difficoltà nelle partite precedenti, ma sì, siamo in crescita psicologica, atletica e fisica e dobbiamo ancora crescere perché stiamo per entrare nella fase cruciale della stagione».

L'ATLETICO - «Noi dobbiamo fare una partita giusta contro una squadra che opera una fase difensiva eccellente e ha grande capacità di ripartire e sfruttare le palle inattive».

SIMEONE - «Ha svolto un gran lavoro sulla mentalità della squadra. E' bello vedere che contro ogni avversario si applicano allo stesso modo: non è semplice, merita tanti complimenti Simeone».

MORATA - «I limiti caratteriale di Morata ora non li conosco, perché l'ho avuto da ragazzo. Lui è uno che in una partita singola è eccellente, quindi dobbiamo stare attenti, forse nella continuità ha mostrato qualche limite, ma sta crescendo».

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