Allegri, il lungo addio alla Juve: c'è la data dell'incontro con Giuntoli

Il tecnico ha un contratto che lo lega per un’altra stagione al club bianconero, ma è sensazione diffusa che vi sia scollamento tra la sua visione e quella della società

TORINO - "Solo a Livorno non mi chiedono se resto ancora alla Juve...". Ognuno di noi ha il proprio “posto delle fragole”, quel luogo in cui si ritorna alla giovinezza perduta e si cercano la pace e i ricordi di un’esistenza serena che va oltre le scelte, le battaglie, e che riporta all’essenza del contatto umano disinteressato. Difficile che Allegri abbia visto il film di Bergman, ma quella frase è la conferma di come inconsciamente si cerchi un luogo protettivo nel pieno di una tempesta.

Allegri-Juve, il contratto e la sensazione

 Che non è tanto - e non solo - la necessita di conquistare la qualificazione alla Champions League (quest’anno arriverà, poi si vede) quanto la navigazione procellosa che lo porterà verso l’addio alla panchina bianconera. Perché è difficile (anche se nulla è impossibile, soprattutto nel calcio) immaginare che Allegri resti ancora alla guida tecnica della Juventus. Sì, certo, ha un contratto che lo lega per un’altra stagione al club bianconero, ma è sensazione diffusa che vi sia un poco di scollamento tra la visione del tecnico e quella del club. A esplicitarlo è soprattutto la comunicazione che Allegri ha adottato nelle ultime settimane, con il focus sempre più puntato sugli “obiettivi”, un vero e proprio mantra che il tecnico cerca di trasmettere ai suoi giocatori “un po crollati” dopo Inter e Udinese.

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Juve, com'è cambiata la comunicazione di Allegri

Da notare, se si vuole compiere l’esegesi delle dichiarazioni, che il tecnico ha pronunciato questa frase usando il “noi” e, quindi, ancora una volta senza scaricare la responsabilità sui giocatori ma inserendo anche se stesso nel complesso di colpa e di responsabilità che ha avviluppato la Juventus da metà febbraio in avanti. Parallelamente, poi, rimanda qualsiasi discorso sulle valutazioni di mercato “alla società” e men che meno si sofferma ad approfondire il tema relativo al proprio futuro: "interessa di più questo rispetto a quel che fa la Juve. Se la società ha già deciso il mio futuro, lo dovete chiedere ai dirigenti".

Thiago Motta e le indiscrezioni

Ecco: la società ha già deciso il futuro di Allegri? Le indiscrezioni di mercato raccontano da tempo dell’interesse per Thiago Motta, colui che sta riportando il Bologna verso gli orizzonti europei, ma ovviamente nulla di ufficiale è ancora stato formalizzato. Anzi, ogni giorno c’è chi vocifera di questa o quella difficoltà: dall’insistenza del Bologna per convincerlo a restare in rossoblu ancora un altro anno, all’inserimento di altri club ambiziosi. 

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Allegri-Giuntoli: quando ci sarà l'incontro

Si tratta, inutile giraci attorno, di uno stillicidio (e ha ragione Allegri quando sostiene che ormai si parli più del suo futuro rispetto a quello della Juve) prolungato peraltro dalla difficoltà di raggiungere l’obiettivo per antonomasia, vale a dire la qualificazione Champions. Poi, però, resta da vedere se si sarebbe potuto comunque accelerare decisioni e conseguenti comunicazioni se, nel caso in cui si deciderà (o si sia già deciso) di cambiare, il sostituto designato fosse stato ancora impegnato, pure lui, per la conquista di obiettivi.

 In ogni caso la clessidra ha ormai terminato il proprio giro e il calcolo del tempo sta per arrivare al punto di non ritorno. Massimiliano Allegri e Cristiano Giuntoli si incontreranno, dopo la finale di Coppa Italia del 15 maggio, e le carte saranno scoperte. E poiché il calcio lo ha inventato il diavolo, tre giorni dopo la Juventus andrà in trasferta a Bologna: davvero sarebbe il caso di guardare le panchine, più che il campo.

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 Che non è tanto - e non solo - la necessita di conquistare la qualificazione alla Champions League (quest’anno arriverà, poi si vede) quanto la navigazione procellosa che lo porterà verso l’addio alla panchina bianconera. Perché è difficile (anche se nulla è impossibile, soprattutto nel calcio) immaginare che Allegri resti ancora alla guida tecnica della Juventus. Sì, certo, ha un contratto che lo lega per un’altra stagione al club bianconero, ma è sensazione diffusa che vi sia un poco di scollamento tra la visione del tecnico e quella del club. A esplicitarlo è soprattutto la comunicazione che Allegri ha adottato nelle ultime settimane, con il focus sempre più puntato sugli “obiettivi”, un vero e proprio mantra che il tecnico cerca di trasmettere ai suoi giocatori “un po crollati” dopo Inter e Udinese.

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