Pogba alla Juve: tra Torino e il Polpo le insidie amiche Allegri e Zidane

Non soltanto la concorrenza del Real. Anche il destino di Max, mentore del francese, può incidere: tra Manchester United, Newcastle e Psg
Pogba alla Juve: tra Torino e il Polpo le insidie amiche Allegri e Zidane

TORINO - Saggezza popolare vuole che dai nemici, più o meno, ci si possa “guardare” da soli. Quanto agli amici, però... Beh, guardarsi dagli amici necessiterebbe di aiuti soprannaturali.

Nel calciomercato, più o meno, il concetto non cambia. E diventa azzeccatissimo se calato ad esempio nella realtà juventina, con annesse bramosie di rimettere le mani su Paul Pogba. Ebbene, sul Polpo (in vetta alla lista delle preferenze di Fabio Paratici per il prossimo mercato) aleggia come noto la concorrenza del Real Madrid, su reiterate insistenze di quel Zinedine Zidane che già in estate avrebbe fatto carte false pur di avere il connazionale a disposizione. Zizou non s’è arreso e con il patron dei blancos Forentino Perez continua a perorare la causa del Polpo (nonostante sia stato bravissimo, Zidane, a lanciare alla grande Federico Valverde). Peraltro Zidane trova sponda in Mino Raiola, agente di Pogba, smanioso di perfezionare una grande operazione proprio con il club madrileno, come ha spigato giusto poche settimane fa.

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Ma il buon vecchio Zizou (che secondo molti prima o poi ci tornerà, alla Juve, in veste di allenatore) non è l’unico caro amico da cui la Juventus debba guardarsi in ottica Pogba. Da qui a pochi mesi, infatti, ci sarà una insidia forse ancor più ingombrante e difficile da gestire: l’insidia Allegri.

Già, proprio lui, l’ex tecnico bianconero. O meglio, formalmente, il tecnico bianconero ancora fino a giugno visto che comunque è ancora stipendiato e sotto contratto. Una volta svincolatosi, però, l’allenatore pentacampione con la Juve sarà libero di accasarsi in un altro top club alla sua altezza. E in quel top club, se non proprio carta bianca, avrà modo di esprimere preferenze, desiderata, consigli di mercato. Stiamo parlando di un vero e proprio mentore, per Pogba: del tecnico che lo ha consacrato, che lo ha reinventato facendolo lavorare sulle sue doti realizzative, del tecnico che oltretutto ha instaurato un fortissimo legame umano, di amicizia, di rispetto reciproco con quel ragazzo fattosi poi uomo e campione del mondo. Qualche ramanzina, ma tanti consigli e una quantità inenarrabile di sfide a basket, a conclusioni in porta e affini a margine degli allenamenti. Niente più e niente meno, insomma, della figura che potrebbe cercare un Pogba in cerca di rilancio e di sorrisi, dopo l’esperienza allo United vissuta tra poche luci e tante ombre.

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TORINO - Saggezza popolare vuole che dai nemici, più o meno, ci si possa “guardare” da soli. Quanto agli amici, però... Beh, guardarsi dagli amici necessiterebbe di aiuti soprannaturali.

Nel calciomercato, più o meno, il concetto non cambia. E diventa azzeccatissimo se calato ad esempio nella realtà juventina, con annesse bramosie di rimettere le mani su Paul Pogba. Ebbene, sul Polpo (in vetta alla lista delle preferenze di Fabio Paratici per il prossimo mercato) aleggia come noto la concorrenza del Real Madrid, su reiterate insistenze di quel Zinedine Zidane che già in estate avrebbe fatto carte false pur di avere il connazionale a disposizione. Zizou non s’è arreso e con il patron dei blancos Forentino Perez continua a perorare la causa del Polpo (nonostante sia stato bravissimo, Zidane, a lanciare alla grande Federico Valverde). Peraltro Zidane trova sponda in Mino Raiola, agente di Pogba, smanioso di perfezionare una grande operazione proprio con il club madrileno, come ha spigato giusto poche settimane fa.

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