Kurzawa, una freccia a sinistra: tecnica, progressione e carattere

Ritratto del terzino sinistro francese che sta per essere scambiato con De Sciglio. Formidabile sotto la gestione di Ranieri, al Psg ha sofferto anche per il carattere esuberante
Kurzawa, una freccia a sinistra: tecnica, progressione e carattere© AFPS

Un laterale mancino per spingere di più. L’arrivo di Layvin Kurzawa in bianconero permetterà a Maurizio Sarri di disporre di un’alternativa ad Alex Sandro in grado di andare sul fondo e servire i suoi attaccanti. Il classe 1992 è un doppione del brasiliano per quanto riguarda le caratteristiche tecniche. Dotato di una notevole potenza nella progressione, al Paris Saint Germain è stato chiuso negli ultimi due anni da Juan Bernat, oltre che da una fastidiosa ernia del disco che lo ha tenuto fuori per tutta la prima parte della stagione 2018-19. Adesso si prospetta per lui l’opportunità di un riscatto alla Juventus, dove avrà l’arduo compito di trovare minutaggio e costanza, nonostante la presenza ingombrante di Alex Sandro. Lo stantuffo nato a Frejus si è distinto per la sua predilezione ad attaccare fin dai tempi del Monaco, squadra nella quale debuttò da professionista nella stagione 2010-11. Con la maglia della squadra del Principato il terzino di origine guadalupensi e polacche - Kurzawa ha preso il cognome della madre, dopo la separazione dei genitori - aveva sorpreso tutti durante l'annata 2013- 14 quando, sotto la guida di Claudio Ranieri, aveva messo a referto 5 gol e 3 assist in 28 presenze, impressionando perfino il selezionatore nazionale Didier Deschamps. Quell'anno il Monaco sarebbe finito secondo in Ligue 1 alla prima stagione dopo la risalita in prima serie e Kurzawa spiccò come uno dei protagonisti di un'annata nella quale i monegaschi riuscirono ad arrivare anche in semifinale di Coppa di Francia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

IL SALTO MANCATO - Le sue grandi prestazioni avevano fatto breccia nella dirigenza del Paris Saint Germain, che lo aveva ingaggiato nell’estate del 2015 come una solida alternativa a Maxwell, il quale si sarebbe poi ritirato soltanto due anni dopo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Un laterale mancino per spingere di più. L’arrivo di Layvin Kurzawa in bianconero permetterà a Maurizio Sarri di disporre di un’alternativa ad Alex Sandro in grado di andare sul fondo e servire i suoi attaccanti. Il classe 1992 è un doppione del brasiliano per quanto riguarda le caratteristiche tecniche. Dotato di una notevole potenza nella progressione, al Paris Saint Germain è stato chiuso negli ultimi due anni da Juan Bernat, oltre che da una fastidiosa ernia del disco che lo ha tenuto fuori per tutta la prima parte della stagione 2018-19. Adesso si prospetta per lui l’opportunità di un riscatto alla Juventus, dove avrà l’arduo compito di trovare minutaggio e costanza, nonostante la presenza ingombrante di Alex Sandro. Lo stantuffo nato a Frejus si è distinto per la sua predilezione ad attaccare fin dai tempi del Monaco, squadra nella quale debuttò da professionista nella stagione 2010-11. Con la maglia della squadra del Principato il terzino di origine guadalupensi e polacche - Kurzawa ha preso il cognome della madre, dopo la separazione dei genitori - aveva sorpreso tutti durante l'annata 2013- 14 quando, sotto la guida di Claudio Ranieri, aveva messo a referto 5 gol e 3 assist in 28 presenze, impressionando perfino il selezionatore nazionale Didier Deschamps. Quell'anno il Monaco sarebbe finito secondo in Ligue 1 alla prima stagione dopo la risalita in prima serie e Kurzawa spiccò come uno dei protagonisti di un'annata nella quale i monegaschi riuscirono ad arrivare anche in semifinale di Coppa di Francia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...
1
Kurzawa, una freccia a sinistra: tecnica, progressione e carattere
2
Pagina 2