Rifondazione Milan, le spine di Giampaolo

Romagnoli e Musacchio gli unici centrali, a centrocampo manca un regista e una mezzala di manovra
Rifondazione Milan, le spine di Giampaolo© Marco Canoniero

MILANO - Giampaolo-Milan, ecco le prime spine da affrontare. Oggi, con una nuova doppia seduta - ieri l’allenamento del pomeriggio è stato cancellato dopo il lavoro mattutino differenziato fra settori (difensori e centrocampisti prima, attaccanti poi per un’ora e mezzo per gruppo) - scatterà la seconda settimana di lavoro del Milan di Marco Giampaolo. Cinque giorni, dunque, poi il Milan partirà. Per sabato Giampaolo spera di avere con sé due giocatori in più. Operazione non semplice, ma il club rossonero farà di tutto per aiutare il suo tecnico che al momento si trova indubbiamente con alcune lacune nell’organico in vista delle prime gare estive: mancano un difensore centrale, un regista e, considerando i ritardi dovuti alle vacanze di Paquetà e Kessie, anche una mezzala. Le spine, dicevamo.

In attesa di Caldara

Ma andiamo con ordine. In difesa il tecnico ha, di fatto, solo due centrali a disposizione: capitan Romagnoli e Musacchio, ovvero la coppia titolare dell’ultimo campionato. Caldara sta lavorando a parte e rientrerà a pieno regime in autunno, mentre a completare il gruppo ci sono Gabbia (classe ’99), reduce sì da un buon Mondiale Under 20, ma a secco di gare in A, e Djalo, ex Primavera. E’ evidente che a Giampaolo manchi almeno un difensore centrale. Se Musacchio o Romagnoli dovessero avere un raffreddore in America, dietro il tecnico sarebbe costretto a inventarsi qualcosa, oltre che a dover ridurre al minimo il turnover. Maldini, Boban e Massara da giorni stanno lavorando per trovare un centrale che soddisfi i parametri economici e di età. Dopo aver sondato, e mollato, Andersen e Mancini, e aver trattato invano Kabak (che ha preferito lo Schalke 04), il Milan continua a lavorare su Lovren (Liverpool), Pezzella (Fiorentina) e Nastasic, quest’ultimo in uscita proprio dallo Schalke 04 e forse avvicinabile anche in prestito (o con uno scambio con Rodriguez?). L’incognita: il serbo è mancino, come Romagnoli, ma rispetto agli altri profili è quello che potrebbe essere avvicinato con maggiore celerità.

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