Sarri, la scheda: così è arrivato dallo Stia alla Juve

La prima svolta arriva nel 2001 quando decide di dedicarsi al calcio a tempo pieno lasciando il lavoro da bancario. Nel 2012 il primo salto di qualità sulla panchina dell'Empoli, tre anni dopo la chiamata del Napoli con cui sfiora lo scudetto; nella stagione appena passata il trionfo in Europa League con il Chelsea
Sarri, la scheda: così è arrivato dallo Stia alla Juve© Marco Canoniero

TORINO - Nato a Napoli e vissuto a lungo in Toscana, Maurizio Sarri intraprende nel 2001 la carriera di allenatore a tempo pieno, dopo anni trascorsi nel mondo del calcio di categoria (dalla prima esperienza sulla panchina dello Stia nella stagione 1990/1991 alla Sansovino) uniti al lavoro in banca.

La lunga gavetta di Sarri fino all'arrivo al Napoli

Inizia così un'avventura che, dal 2005, lo porta nel campionato di Serie B, alla guida di Pescara, Arezzo e Avellino. La strada verso la Serie A, però, è ancora lunga: Sarri guida il Verona, il Perugia, il Grosseto, l'Alessandria e il Sorrento, fra B e Lega Pro. Poi nel 2012 inizia la storia con l'Empoli: Sarri sfiora la promozione nella massima serie già alla prima stagione (nella finale playoff vince il Livorno) e la raggiunge un anno dopo, concludendo il campionato al secondo posto. L'Empoli si conferma una splendida realtà calcistica anche nella stagione successiva in Serie A, in cui conquista con anticipo la salvezza matematica. Il 2015, per il tecnico, è l'anno dell'approdo al Napoli, e anche qui Sarri lascia il segno. Nei tre anni con il club partenopeo, fra il 2015 e il 2018, Maurizio Sarri si distingue oltre che per il bel gioco anche per l'eccellente rendimento della sua squadra in Serie A. Nell'ultima stagione all'ombra del Vesuvio, quella dei 91 punti del Napoli, a lungo i tifosi azzurri hanno cullato il sogno scudetto.

Il trionfo in Europa League con il Chelsea

Infine, nel 2018/19, l'ottima stagione con il Chelsea, in Inghilterra, coronata, dopo il terzo posto in Premier League e la Finale di Coppa di Lega persa con il City, con la vittoria dell'Europa League nella finale di Baku contro l'Arsenal. Ora arriva l'opportunità più importante della carriera con la chiamata della Juventus, l'opportunità di una vita per ogni allenatore. L'ex tecnico del Napoli firma un contratto triennale fino al 2022.

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