TORINO - Cristiano Ronaldo, oltre che un fenomeno, è molto intelligente e gli sono bastati pochi minuti per capire che per far gol avrebbe dovuto girare alla larga da Matthijs De Ligt. Non a caso il centrale oggetto dei desideri bianconeri è incolpevole nell’azione del vantaggio di CR7: l’olandese giustamente segue il taglio sul primo palo di Rodrigo Bentancur. Il disperato tentativo di stoppare la percussione del portoghese spettava a De Jong e Schone, lasciati indietro dallo scatto di CR7, e a Veltman, che tarda a stringere al centro. Ma la prova di De Ligt contro la Juventus è stata sontuosa sotto tutti i punti di vista. Qualche esempio? Più di un anticipo secco su Mario Mandzukic, una chiusura straordinaria in scivolata su Federico Bernardeschi, un dominio quasi totale sui palloni alti (anche su Cristiano Ronaldo), un repertorio di letture difensive fredde e sempe puntuali, più da 30enne che da 19enne, mixate a un piede più da centrocampista che da marcatore.