TORINO - Precauzione era e resta la parola chiave. Ma anche se per assurdo avesse scelto volontariamente di percorrere la strada più impervia, Douglas Costa non avrebbe mai immaginato di dover attendere così tanto tempo prima di rientrare. «Ultimo controllo, poi torno, finalmente. Ho tanta voglia di campo ». Il brasiliano, sui social, ha tracciato la rotta e oggi, se gli accertamenti di cui sopra andranno a buon fine, potrà rivedere almeno la convocazione. Per Cagliari, in verità, è dura, per il Milan almeno la chiamata per un posto in panchina sarebbe un’opzione probabile. Casomai la sfida di sabato allo Stadium si rivelasse più complessa di quanto non sia già a priori, il piedino dell’ex Bayern Monaco rischierebbe di tracciare la differenza tra un pari sciapo e un successo sinonimo di scudetto.
Il prossimo futuro del fantasista sudamericano si sviluppa lungo due binari: la stretta attualità, con Douglas scalpitante anche per dare un senso a una stagione stranissima, già solo se paragonata ai capitoli finali della scorsa annata; il mercato che, al netto di una stagione condita da 24 presenze - di cui soltanto 10 da titolare -, un gol e un’espulsione ancora rumorosa dopo sei mesi e mezzo, si ravviva da sé. Tanto da lasciar ipotizzare un’asta succulenta a stretto giro.
Douglas Costa in azione con la maglia della Juve