LEADER MASSIMO - Massimo Carrera, da due anni protagonista in Russia alla guida dello Spartak Mosca (lo scorso anno ha vinto il campionato), non ha mai allenato Golovin ma lo avrebbe fatto volentieri: «Mi sono accorto di lui - aggiunge l’ex juventino - al primo anno a Mosca, ci fece diventare matti in più occasioni. E’ un giocatore che mi sarebbe piaciuto comprare per il mio Spartak, però in realtà non ne abbiamo mai nemmeno parlato. Impossibile, è troppo forte la rivalità con il Cska Mosca: diciamo che a noi non lo avrebbero mai dato». Il sogno di Carrera è destinato a restare tale: «Di sicuro non mi stupisce che la Juventus segua Golovin: seppur 22enne, da diversi anni è protagonista in prima squadra. Non credo che faticherebbe ad ambientarsi in serie A. Penso sia più complicato per un italiano adattarsi al clima russo piuttosto che il contrario. A certi livelli, e qui parliamo di un Nazionale che gioca in un club che disputa le Coppe europee, il calcio è universale. Golovin è il prototipo del centrocampista moderno: è una mezzala tecnica e di gamba, ma a volte viene utilizzato anche in posizione più avanzata. E’ un potenziale top player. Paragoni? Sono sempre complicati... Ma a pensarci bene, a me sembra abbia qualcosa di Pavel Nedved».