Chelsea, Sarri: «Non vogliamo uccidere Kepa. Titolare? Lo decide il gruppo»

L'allenatore dei Blues presenta il derby contro il Tottenham: «Siamo migliorati in difesa, abbiamo avuto un periodo di stanchezza mentale»
Chelsea, Sarri: «Non vogliamo uccidere Kepa. Titolare? Lo decide il gruppo»© AFPS

LONDRA - E' Kepa l'argomento principale della conferenza stampa di Maurizio Sarri alla vigilia del derby con il Tottenham, che all'andata vinse 3-1 interrompendo la striscia positiva del Chelsea. L'ammutinamento del portiere spagnolo tiene ancora banco anche perché sui tabloid inglesi proliferanno gli aneddoti della serata della finale persa ai rigori con il Manchester City. «Ho parlato con Kepa, ho parlato con tutti - ha spiegato l'allenatore toscano -. Ha chiesto scusa allo staff tecnico, ma non era sufficiente. Ha chiesto scusa ai giocatori e alla società. Non vogliamo ucciderlo. La scelta di inserire Caballero? Non volevo un portiere con i crampi durante i rigori. Caballero conosce molto bene i giocatori del City. Pensavo che fosse meglio avere un portiere in ottime condizioni per i rigori. Domenica abbiamo fatto una partita splendida. E' difficile non concedere nulla nella fase difensiva. Sono l'allenatore e mi devo concentrare sulla prestazione».

IN PANCHINA? - Sarri non si sbilancia sulla possibilità di tenerlo un turno in panchina: «Non so se sarà titolare, dobbiamo decidere. Penso che sia in forma, ieri ha recuperato. Sarà una decisione del gruppo, di tutti i giocatori. E' stato il club a decidere di multarlo, lo deve accettare». Dopo la sconfitta dell'andata contro gli Spurs è iniziato il periodo negativo del Chelsea: «All'inizio dell'anno avevamo più entusiasmo, penso, per rimediare agli errori. Poi abbiamo giocato senza entusiasmo per un periodo, forse eravamo stanchi mentalmente. Sicuramente adesso siamo migliorati nei movimenti difensivi. Penso che adesso siamo in grado di avere grande solidità difensiva. Esonero in caso di sconfitta? Non sono sotto pressione, dovete chiedere al club. Non so perché lo chiedete a me». E quando gli chiedono se pensa di avere ancora il rispetto dei giocatori, l'allenatore italiano risponde in maniera categorica: «Avete visto la partita di domenica? Allora sapete già la risposta» lasciando intendere di aver guadagnato rispetto dopo la vicenda Kepa.

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