Pochettino e Ten Hag, panchine più sicure: il piccolo aiuto dalla Fa Cup

Le sofferte vittorie in coppa migliorano, seppure di poco, la situazione dei tecnici (in bilico) di Chelsea e Manchester United
Pochettino e Ten Hag, panchine più sicure: il piccolo aiuto dalla Fa Cup© EPA

Sospiri di sollievo misti a pugni agitati, nella notte di Coppa d’Inghilterra di mercoledì. L’olandese Erik ten Hag e l’argentino Mauricio Pochettino hanno potuto esultare solo alla fine di due confronti molto combattuti, anche se condotti in maniera diversa. Il Manchester United, a Nottingham contro il Forest, ha sprecato una quantità sconfortante di occasioni da gol, concedendone a sua volta qualcuna di troppo, per poi passare a 1’ dalla fine con un soffio del veterano brasiliano Casemiro, il cui lieve tocco di testa ha battuto Turner su punizione di Bruno Fernandes. Stavano crescendo le voci di disagio per Ten Hag, dopo la pessima sconfitta in casa contro il Fulham, e il gol del brasiliano ha se non altro differito i problemi, ma è chiaro che una situazione in cui una singola partita e un singolo gol sono apparentemente così determinanti non è certo ideale.

Chelsea, il momento di Pochettino

Qualcuno, bravo in storia, ha tra l’altro ricordato che il 7 gennaio 1990 un gol di Mark Robins proprio al City Ground e proprio in FA Cup allontanò una potenziale crisi per Alex Ferguson, ma, al di là del fatto che l’aneddoto è una mezza leggenda metropolitana, che fossero altri tempi lo dice una semplice constatazione: il tecnico scozzese era infatti arrivato da tre anni e due mesi, non aveva vinto nulla e in quel momento era 15° in campionato, il suo erede olandese è a Old Trafford da 18 mesi e ha pure vinto la Coppa di Lega, eppure è sotto esame. Sarà uno stillicidio, da qui alla fine, a partire dal derby in trasferta di domenica, e lo stesso potrebbe valere per Pochettino: l’altroieri sera il Chelsea era andato sotto, aveva rimontato e scavalcato il Leeds pareggiando poi con Mudryk e trovando il gol decisivo al 1’ di recupero con Gallagher, ma la fatica fatta, tre giorni dopo la finale di Coppa di Lega persa, ha lasciato all’allenatore argentino giusto la soddisfazione del passaggio del turno, con la prospettiva incoraggiante di un confronto casalingo con il Leicester City, nei quarti.

Brighton, le parole di De Zerbi

Ai quali non è approdato invece il Brighton, sotto subito a Wolverhampton e incapace di rimontare nonostante il dominio della palla (72%), impressionante se si considera il numero di importanti giocatori fuori per infortunio. Roberto De Zerbi, che i vertici del club hanno intenzione di trattenere più a lungo possibile, non ha gradito l’esito ma ha ricordato che «in campo oggi c’era il futuro del Brighton, magari non pronto oggi a giocare a questi livelli ma stiamo facendo molto bene, con tutti i problemi che abbiamo, a mantenere un rendimento come quello dello scorso anno». Ah, sempre a proposito di panchine: nel quarto di finale tra Wolves e Coventry City, il duello sarà tra Gary O’Neil da una parte e Mark Robins dall’altra. Esatto: QUEL Mark Robins.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...