Dai Kickers al Burnley, la sua nuova America
Giocare a sette anni a calcio in America non è semplice. Non è lo sport principale (anche se ora è in forte crescita) e trovare altri ragazzi a farti compagnia è un'impresa. Koleosho inizia a palleggiare nella squadra locale del Trumbull United, per poi unirsi ai Manhattan Kickers. Gioca sia a calcio a 11 sia a 5, così affina la sua tecnica. Uno dei collaboratori della squadra, che all'epoca era nel giro del Barcellona, lo convince a sostenere una serie di provini in Spagna. Lo ingaggia il Reus nella catalogna. Il primo passo, prima di andare tra i grandi. E l'occasione arriva nel 2020, quando lo chiama l'Espanyol. Si mette subito in mostra con i ragazzi, è superiore.
Nel 2021-2022 con il club arriva fino alla finale di Copa del Rey, poi persa con il Real Madrid, un miracolo sfiorato. Non gioca molto, ma si fa vedere. Nell'ultima gara contro l'Almeria segna anche il suo primo gol tra i pro. La prima gioia, alla quale segue l'Europeo con l'Italia U19. Una serie di partite che fa spalancare gli occhi al Burnley, che lo acquista per tre milioni. Kompany punta su di lui e l'ala ricambia con belle prestazioni. Ora contro lo Sheffield è arrivato anche il primo gol: stop e tiro sul primo palo, freddo davanti il portiere. L'Inghilterra è la sua nuova America, l'azzurro il suo secondo colore. E ora può citare anche Toto Cotugno: "Sono un italiano". E a noi non fa che piacere.