Il Mondiale alle porte si tinge di azzurro non solo per la Nazionale di Pozzecco, che piace davvero molto e convince ogni giorno di più. L’Italia è rappresentata dalla nostra scuola tecnica. Sergio Scariolo arriverà in Asia da ct campione in carica con la Spagna. E Luca Banchi condurrà per la prima volta la Lettonia tra le grandi.
Banchi, lei ha scritto la storia. La Lettonia aveva mancato due partecipazioni a Mondiali ed Europei.
«Le due eliminazioni avevano generato frustrazione e voglia di rivalsa. Dopo tre mandati a coach lettoni hanno pensato di tornare alla strada straniera. Kaspars Cipruss e Kristaps Janicenoks, presidente federale e commissioner della Lega lettone-estone, hanno pensato a me. Ero nella bolla di Orlando, assistente dei Long Island Nets di G-League. Ho accettato per le potenzialità di una Nazione piccola, con poco budget ma picchi di talento interessanti. Siamo forse gli unici al Mondiale partiti dalle pre-qualificazioni, con Romania e Bielorussia. Sfortunati nei sorteggi abbiamo poi incrociato Serbia, Belgio e Slovacchia. Vinto il girone, ci sono toccate Turchia, Grecia e Gran Bretagna. Con altre 6 vittorie ci siamo ritrovati a 15 su 16, persa soltanto la prima di un punto a Belgrado. Arriviamo al Mondiale sull’onda dell’euforia, ma purtroppo non con la squadra immaginata».
Manca Porzingis, appena passato a Boston: problemi al piede.
«Tutti parlano di Kristaps, ma abbiamo perso prima Janis Strelnieks che si è rotto il tendine all’Aek e Rihards Lomazs, cui è saltato il crociato a Oldenburg. Erano due guardie e punti di riferimento. Poi sono arrivati in cattive condizioni Davis Bertans che ha giocato i suoi primi 10’ mercoledì con la Finlandia e Janis Timma che deve ancora fare il primo allenamento di squadra. Resta Dairis Bertans alla fase conclusiva della carriera e tanti giovani del 2000 e 2001, una batteria di giocatori agguerriti. Nel sorteggio non siamo stati aiutati dal ranking e troveremo due candidate al titolo: Francia e Canada. Complice la mano fatata di Luis Scola dopo incroceremo il girone di Spagna, Brasile, Iran e Costa d’Avorio. Questo piccolo Paese poteva giocarsela, in ballo c’è la qualificazione al Preolimpico. E uno dei primi 22 posti non è scontato».
L’obiettivo però è l’Europeo casalingo 2025.
«Al momento della mia firma non eravamo tra gli organizzatori. La Nazionale ha generato un entusiasmo incredibile, gli 11mila biglietti per l’amichevole con la FInlandia sono andati esauriti in 5 giorni, come con Georgia e Svezia. Ma ripenso a quando con Porzingis e Bertans assieme abbiamo rifilato 37 punti alla Turchia. Se in ritmo, i ragazzi possono essere indigesti, segnare dappertutto. Non stavolta però».