Al via a Torino il gLocal Film Festival

La madrina della 18ª edizione sarà l'attrice torinese Stefania Rocca
Al via a Torino il gLocal Film Festival© ANSA

TORINO - Non passa praticamente bimestre senza che a Torino non vada in scena un qualche festival del cinema, possibilmente parlando di quello che si è appena concluso e cominciando a illustrare le linee guida del successivo. Dal TFF, il fratello maggiore, al Seeyousound dedicato all'irresistibile connubio tra cinema e musica; dal festival del cinema gay/lesbian/bisexual/transgender al gLocal Film Festival: quello che scatta oggi, con l'inaugurazione per mano, voce e classe della bravissima e bellissima Stefania Rocca, l'attrice torinese scelta quale madrina di una manifestazione giunta alla diciottesima edizione e che, come da obblighi figli della maggior età, compie un salto in avanti alla scoperta non più rimandabile di una sua dimensione adulta. Sotto la direzione di Gabriele Diverio, affiancato da Carlo Griseri, gran visir di Seeyousound.

E' il cinema del Piemonte, nel Piemonte (per location e produzioni) ma soprattutto DAL Piemonte: verso l'Italia e possibilmente il mondo, visto che come sempre - Torino rules - la qualità delle opere proposte (in concorso e non) è altissima. Chiaro, bisogna un po' fidarsi e - se non si è esperti di realtà locali - lanciarsi. Cosa che peraltro - tra il Cinema Massimo e lo stupefacente Museo del Cinema, all'interno della Mole Antonelliana - è sempre un'avventura umana (più che mondana) elettrizzante.

Sei giorni di kermesse, dal 5 al 10 marzo, per 59 titoli che si susseguiranno sugli schermi appunto del Cinema Massimo (via Verdi 18, pieno centro città). Al netto di omaggi, eventi e proiezioni speciali, sei documentari si contenderanno la "palma" nella sezione competitiva Panoramica Doc: "Any step is a place to practice" (traduzione: ogni passo è un luogo per esercitarsi, un modo per fare esperienza); "Butterfly" (farfalla) di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman; "My home, in Libya" (la mia casa, in Libia) di Martina Melilli; "Sa femina accabadora-La dama della buona morte" di Fabrizio Galatea; "Scuola in mezzo al mare" di Gaia Russo Frattasi; "Waiting" (l'attesa) di Stefano Di Polito. Nella giuria, anche il regista Daniele Segre che ha da poco prodotto un apprezzatissimo docufilm sul mondo ultrà del tifo juventino.

Per gli amanti dello sport, "Butterfly" racconta la storia di Irma Testa da Torre Annunziata, campionessa della nostra boxe, vincitrice di medaglie europee e olimpiche nelle categorie giovanili, prima pugile italiana a partecipare a un'Olimpiade (Rio de Janeiro 2016). La sua ascesa ostinata, tra violenze nella realtà sociale fuori dal ring e il mix di forza, grazia e volontà che la fanno emergere e diventare poco alla volta un personaggio, fra apparizioni televisive e libri a lei dedicati, sotto la guida del vecchio maestro Lucio Zurlo. Le pressioni, le aspettative, le contraddizioni, le paure. Un percorso interiore che, al rientro dal Brasile senza una medaglia, diventerà adulto proprio come il gLocal Festival. Vi viene in mente "Million dollar baby" di Clint Eastwood? Anche a noi.

Completano il programma altre 20 opere per la sezione Spazio Piemonte e 8 per Torino Factory. L'elenco delle prime: "Aida" di Mattia Temponi; "Ancora padre ancora figlio" di Vincenzo Caruso; "Bavure" di Donato Sansone; "Brucia la sabbia" di Riccardo Bianco; "Camshot" di Mattia Napoli; "CRAS" di Maurizio Squillari; "Il ragazzo che smise di respirare" di Daniele Lince; "In principio" di Daniele Nicolosi; "L'anguilla" di Silvia Bassoli, Giacomo D’Ancona, Maria Virginia Moratti; "La festa più bellissima" di Hedy Krissane; "La lampara" di Gino Caron; "La parte che avanza" di Omar Bovenzi; "Mi candido" di Giacomo Piumatti e Simone Durando; "New neighbours" di Andrea Mannino, Sara Burgio e Giacomo Rinaldi; "Quelli di educazione sabauda" di Stefano Carena; "Salvatore" di Maria Allegretti; "Satyricon. Un'odissea contemporanea" di Stefano Moscone; "Tajarin" di Giacomo Piumatti; "The ancient child" di Fabrizio Polpettini; "Whitexploitation" di Riccardo Menicatti e Bruno Ugioli. Le altre 8: "/MA-DRE/" di Stefano Guerri; "Gli scarafaggi" di Marco De Bartolomeo e Navid Shabanzadeh; "Hic sunt leones" di Davide Leo, Giorgio Beozzo, Stefano Trucco e Fabrizio Spagna; "La ragazza cinese" di Guglielmo Loliva; "Manuale di storie dei cinema" di Bruno Ugioli e Stefano D’Antuono; "Scheletri" di Fabiana Fogagnolo e Luigi De Rosa; "Selene" di Sara Bianchi; "The song" di Tommaso Valli, Andrea Cassinari e Virginia Carollo.

Apertura e chiusura, come da tradizione, con opere di alto lignaggio che vanno oltre: stasera si parte con "Nirvana" di Salvatores, psichedelia cyberpunk che nel 1997 lanciò alla ribalta appunto la giovane Rocca al fianco di Abatantuono; l'attrice torinese riceverà anche il Premio "Riserva Carlo Alberto", per chi ; gran finale il 10 con "La cuccagna", film del '62 del grande Luciano Salce che vide la partecipazione dell'altrettanto grande (ma in un altro campo, quello della canzone) di Luigi Tenco. Alla figura (e al repertorio) del cantautore alessandrino verrà reso omaggio, prima della proiezione, dall'artista torinese Luca Morino, già leader dei mitici Mau Mau che negli Anni Novanta lasciarono un segno nel panorama musicale italiano. Tra gli eventi ancora da segnalare, per gli appassionati del genere, la serata speciale del 7 marzo dedicata alla trasmissione tv Masterchef, in presenza del regista Umberto Spinazzola.

Per informazioni su programmazione, eventi, orari, costi e disponibilità biglietti: telefono 328-8458281; email: info@piemontemovie.com; pagine Facebook, Twitter e Instagram di PiemonteMovie.

 

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