Sci, Gut-Behrami pigliatutto senza Goggia e Shiffrin. Azzurre, podio sfiorato

Lara comanda e sembra avere in tasca la seconda coppa. Ma è vicina anche un'altra impresa storica
Sci, Gut-Behrami pigliatutto senza Goggia e Shiffrin. Azzurre, podio sfiorato© EPA

TORINO - Comanda Lara e vuole tutto. A Crans Montana, nella prima discesa sulla pista Mont Lachaux di casa, Gut-Behrami continua a vivere il suo momento magico e ad approfittare al meglio delle assenze delle grandi infortunate Sofia Goggia e Mikaela Shiffrin. La ticinese conquista la 44ª vittoria, 7ª stagionale e 4ª consecutiva dopo Cortina (superG) e gli ultimi due giganti (Plan due Corones e Soldeu), tornando al successo in discesa dopo due anni (Altenmarkt 2022). Impresa, su una neve più che primaverile per le temperature altissime, Lara scivola con una leggerezza senza rivali e incassa altri 100 punti che la portano a +105 su Shiffrin, che salterà oltre a questo weekend (oggi discesa bis, domani superG), anche i due superG in Val di Fassa e l’altra uscita veloce a Kvitfjell). Insomma, Lara sembra avere in tasca la seconda coppona, otto anni dopo la prima, e anche un’altra impresa storica: diventare la prima donna a vincere tre coppa di specialità lo stesso anno. È nettamente in testa nel gigante e nel superG e s’è portata a -41 da Goggia (out tutta la stagione) con tre gare da disputare.

Le parole di Gut-Behrami

«Mi sento sicura sugli sci e questa è la cosa più importante. Ho commesso un po’ di errori, ma era tutt’altro che facile con la neve molle, bisognava lottare e si faceva tanta fatica. L’esperienza in queste condizioni conta» sorride la moglie dell’ex calciatore Valon Behrami, che ha preceduto la connazionale Jasmine Flury, seconda alla pari merito (a 21 centesimi dalla Gut) con l’austriaca Conny Huetter. Senza Goggia, vincitrice quattro volte a Crans Montana (a proposito: la gamba operata dieci giorni fa è sempre più sgonfia), continuano a non riuscire a salire sul podio, anche se lo accarezzano. Specie Laura Pirovano, quarta a 9 centesimi dai gradini della felicità che la trentina continua a non scalare per poco e nulla. «I centesimi bruciano sempre, ma mi piace guardare il lato positivo: ho fatto una buona gara e qui ne abbiamo ancora due» sorride ugualmente.

Bassino quinta, Brignone sesta

Quinta Marta Bassino, un’impresa partendo col pettorale 21. «Ultimamente sono più solida e sto continuando a sciare bene in ogni condizione» dice la cuneese, ancora a secco in questa stagione. Sesta Federica Brignone, che perde il podio alla penultima curva. «Mi sento... rincoglionita - afferma come sempre senza barriere, tanto più nei confronti di sé stessa la valdostana -. Butto via gare su gare con intermedi incredibili. Ovviamente la top5 in discesa è un buon risultato e voglio guardare il bicchiere mezzo pieno, perché non ho più voglia di buttarmi giù. Sono di nuovo in crescendo, ma devo ricostruire la fiducia».

La stagione maledetta

La stagione maledetta degli infortuni prosegue sul fronte maschile. A Kvietfjell, dove continua a imperversare la nebbia, la seconda prova con arrivo a metà pista (salto Russi) costa la stagione al norvegese Adrian Smiseth Sejersted, che finisce violentemente nelle reti e se la cava con una lussazione della spalla sinistra. Una caduta meno violenta costa cara a Cyprien Sarrazin, che deve rinunciare al weekend veloce norvegese (oggi discesa, domani superG) per un problema al polpaccio sinistro. È il definitivo via libera a Marco Odermatt, che come la connazionale Gut-Behrami insieme alla coppola può conquistarne tre di specialità: gigante, superG e pure discesa. Occasione per Dominik Paris, che ama questa pista (l’anno scorso ci ha colto l’unico successo stagionale) e che s’è ritrovato. Ieri ha ottenuto il terzo tempo in prova, volando nella parte alta. Così come si conferma in un grande momento Guglielmo Bosca, quarto a 5 centesimi da Paris.

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