PARIGI (Francia) - Per la seconda volta in stagione la sfida tra Carlos Alcaraz e Lorenzo Musetti non si è potuta concludere a causa dell'infortunio dell'azzurro. Il carrarino ha dovuto alzare bandiera bianca al 3° set (perso 6-0) per poi ufficializzare il ritiro ad inizio del 4° per un problema muscolare alla gamba sinistra, ecco le sue prime parole in conferenza stampa: "Sono triste e deluso per com’è finita ma comunque ho giocato una bella partita. All’inizio del terzo, al servizio, ho iniziato a perdere forza sulla gamba sinistra, peggiorata andando avanti. E ho deciso di fermarmi pensando fosse la scelta giusta, anche se non era quello che volevo. Domani farò degli esami e valuterò la situazione. Entrambi abbiamo iniziato bene, colpendo la palla bene, ho dovuto giocare il miglior livello del torneo per stare lì. Ho sentito un passo avanti su questo punto di vista, più vicino al suo livello, e l’ho mantenuto. Gli ultimi due match erano stati abbastanza a senso unico, sento di aver avuto le giuste occasioni anche di andare due set a zero oggi. Ma Carlos è in gran forma, e merita di andare in finale".
Affrontare Alcaraz
"Ovviamente fisicamente è difficile, una delle sfide più difficili del nostro sport. Lui è molto aggressivo, bisogna sempre stare lì, e fisicamente con il rovescio a una mano non è facile gestire giocatori come Carlos o Jannik. Poi stavo avvertendo questi problemi, era abbastanza dura. Sapevo che avrei dovuto giocare la mia miglior partita, e per una parte ho fatto un buon lavoro, ero lì mentalmente e fisicamente, stavo giocando in modo giusto. Ho servito molto bene, se devo analizzare delle cose ho avuto dei buoni primi due set, poi a un certo punto del terzo non c’era più chance di giocare al suo livello con questo problema. Situazione sfortunata, penso che alla fine lui ne abbia più di me".
Il momento della svolta
"Ho iniziato a sentire all’inizio del quarto che non riuscivo più a fare quello che mi riusciva prima, e sarebbe stato un grande rischio andare avanti. Ho sentito qualcosa al servizio, poi ho chiamato il fisioterapista e ho iniziato a sentire che andasse male e peggio. Oggi è stato il migliore dei match giocati quest’anno contro Carlos. Ho giocato nella maniera giusta, stava soffrendo a volte, voleva essere aggressivo ma sbagliava. Ho servito meglio oggi, avendo chance anche nel secondo. Penso che sia stata la partita in cui ero più vicino nelle tre che abbiamo avuto. Ora ho in programma Queen’s e Wimbledon, ma valuteremo domani cosa diranno gli esami".