PARIGI (Francia) - Lorenzo Musetti conferma il grande momento di forma raggiungendo le semifinali del Roland Garros, prima volta sulla terra rossa di Parigi e seconda in carriera nei tornei dello slam (Wimbledon 2024). L'azzurro ha sconfitto Tiafoe in un match non semplice causa anche condizioni meteo come dichiarato dal carrarino subito dopo la partita: "Sicuramente il 3° set è stato la chiave. Francis è partito come voleva, era complicato giocare con questo vento e non era semplice fare le scelte giuste. Nel 3° set è stata una dura battaglia, complicato tenere il break perché ero un po' stanco, non era semplice stare tranquillo ma ho trovato l'energia per farcela. Il 4° set è stato il migliore per la qualità del gioco".
Sulla sua crescita
"Lo scorso anno sono diventato papà, questo mi ha reso più responsabile. Adesso approccio le cose in maniera più professionale, non solo durante le partite ma nella routine quotidiana, quando mi alleno e anche nel tempo libero. Mi godo i momenti con la mia famiglia, anche se non sono fisicamente qui con me sono sempre nel mio cuore. Questa vittoria è anche per loro"
Un gioco elegante
"Siamo italiani, siamo eleganti. Scherzi a parte ho questo stile che appartiene al passato, purtroppo ci sono pochi giocatori con un rovescio a una mano. È un po' complicato con tutti che servono oltre i 200 km orari colpire con il rovescio a una mano, ma per me è sempre stato naturale. Il mio allenatore non ha mai voluto cambiare il mio indole e adesso questo colpo e' una mia caratteristica. È una chiave del mio successo".
Ti senti un campione?
''No, al momento no, credo di avere delle opportunità per poterlo diventare, quello sicuramente. Credo che se continuerò su questa strada, più a fine carriera potrò dire di essere stato, magari, un campione. Ma c'è ancora molta strada, tanti ostacoli da affrontare, sicuramente mi piacerebbe diventarlo. E mi piacerebbe essere, poi, in futuro, quando finirò la mia carriera, essere riconosciuto come tale''.