Lo striscione che sa di rivincita
E ormai lui non ha più armi. Serviva meglio di Jannik, adesso Sinner ha servito il 73% di prime, la più veloce a 214 contro 212. E ha messo il 94% di seconde. Scordatevi un doppio fallo. Un appassionato che ricorda il 2021 solleva un cartellone. “E adesso chi sbadiglia”? Ma forse la vera novità è Sinner che non riesce a smettere di sorridere. Un’altra ovazione e il coro Olé olé olé olé, Sinner Sinner, gli impedisce di parlare. Del resto: "L’atmosfera è sempre bellissima, grazie mille a tutti voi che siete venuti. Significa molto per me". Poi la frase di rispetto per l’avversario, ma che suona davvero di ritiro, visti i risultati: "È stata veramente difficile, ho cercato di giocare tatticamente nella maniera giusta. Sono contento, il primo obiettivo è raggiunto. Sabato vediamo come va". Sinner stila anche un bilancio delle tre partite: "Credo che la prima partita fosse molto difficile perché non ho giocato nessun torneo preparatorio. Allenamenti per 4 settimane e poi sono stato male. La seconda mi ha portato in ottima posizione per qualificarmi".