Ha ragione Sinner...
E dipingere il numero uno in quei termini, per poi concludere che ti piace, non libera dalla responsabilità di aver utilizzato quei termini e non altri. Insomma, un tentativo di dire la sua alquanto grossolano. Ma utile a capire che una parte del tennis guarda a Sinner, in questo momento, come a un pericolo. Allontanare senza un perché due dello Staff, per poi spiegare che aveva “solo” l’intenzione di cambiare, mette tutti in apprensione, è una novità indesiderata, che in molti temono possa diventare di uso comune. Ha ragione Sinner quando sostiene che è meglio parlare di tennis giocato. Sul resto scorrono nubi livide, diamo tempo che passino. Oggi il numero uno si ricongiunge al Centre Court, del quale era stato privato nel primo turno. Terzo match, c’è Aleksandar (stesso nome di Bublik) Vukic, australiano di Sydney di famiglia serba, buon servizio e dritto pesante, e anche una discreta “mano” da erbivoro vero. Due match e due sconfitte con il numero uno. «Ma incontrarlo è sempre interessante, si impara molto». L’anno scorso gli toccò Alcaraz, quest’anno Sinner. Si possono chiamare lezioni, o sfiga nera. Fate voi.