Gli inizi di carriera, ricordi d'infanzia e l'idolo Ivanisevic, fino alla burrascosa e triste vicenda che ha portato non poche difficoltà al padre. Questo e tanto altro nell'intervista rilasciata dalla leggenda del tennis Novak Djokovic all'ex allenatore del West Ham Slaven Bilic, in un episodio del suo podcast interamente dedicato a Nole e alla sua imponente presenza nel mondo del tennis.
Federer l'incarnazione del tennis
“Sono d'accordo che il talento sia decisivo. Il talento conferisce bellezza alle prestazioni di un atleta. Ecco perché si dice che Federer sia l'incarnazione del tennis: eleganza, stile, la facilità nel suo gioco e nei suoi movimenti. È vero. Perfezione. E oltretutto, è uno dei giocatori di maggior successo della storia, il che rende la sua carriera incredibile. Perfezione, anche in questo senso. Ma il talento deve esserci, non c'è dubbio. Fino a che punto, la gente discute esprimendo le proprie opinioni. Dicono "Novak ha meno talento di Federer", ma questo non significa che io non abbia talento. Chiaramente ne ho solo meno, ovviamente. Ma ho il mio tipo di talento, uno che funziona per me, che ha dato al mio gioco e alla mia carriera ciò di cui avevano bisogno, come il suo ha fatto per lui. Ognuno porta con sé il suo "qualcosa" nella vita. Grazie a Dio il nostro sport e i nostri giochi sono così diversi, quindi c'è spazio per diversi tipi di talento”.